Prato, il ballo delle polemiche. "Noi insieme in una battaglia giusta"

Viola e Adele, le due studentesse da cui tutto è partito, la sera del 18 giugno balleranno insieme: "Gli altri studenti divisi sul tema? Ci siamo rimaste male, ci aspettavamo solidarietà"

Adele Landolfi e Viola Righini, entrambe 18 anni

Adele Landolfi e Viola Righini, entrambe 18 anni

Prato, 12 maggio 2022 - Non sono giorni facili al Convitto Cicognini dopo il caso scoppiato a seguito della richiesta di una studentessa di partecipare al ballo delle debuttanti diventato nel frattempo ballo di fine anno con l’avvallo di cda, consiglio dei docenti e sondaggio tra gli studenti. Le ultime 48 ore sono state un centrifuga soprattutto per Viola Righini, la studentessa che ha fatto da apripista al cambiamento epocale. L’ultimo capitolo risale a martedì mattina: a scuola si è svolta l’assemblea degli studenti chiamati a dare un giudizio sulla possibilità di aprire la manifestazione alle coppie omosessuali nonostante in questa direzione si fossero già espressi il consiglio di amministrazione, organo di nomina ministeriale, e il collegio dei docenti. Entrambi hanno ratificato la modifica con il 78,7% di voti favorevoli. Il risultato della votazione fra gli studenti - anonima e che ha chiamato in campo 397 ragazzi dei licei - è stato invece una doccia gelata per le due studentesse Viola Righini e Adele Landolfi, 18 anni, che hanno scelto di fare coppia all’appuntamento del 18 giugno. Gli studenti si sono spaccati: il 50,1% si è detto contrario ad accettare al ballo le coppie gay. Una risposta inattesa che è stata come un colpo al cuore. "Ci siamo rimaste male non lo nascondiamo", commentano Viola e Adele.

"Ci aspettavamo solidarietà e invece siamo state additate come quelle che hanno messo in cattiva luce la scuola. Non era questo il nostro intento e - aggiunge Viola - non nascondo che mi sono anche sentita in colpa. Lo scopo quando ad aprile ho fatto richiesta di partecipazione era solo quello di poter andare al ballo al quale tengo molto. E di andarci con la persona che voglio io, che sia uomo o donna, e non con qualcuno solo perché quel qualcuno è indicato da un protocollo ormai datato". Viola Righini è stata il motore di un cambiamento destinato a restare negli annali della scuola. Ma come tutte le novità anche questa ha portato non poco scompiglio tra i corridoi centenari del collegio. "Negli anni del liceo non ho mai avuto problemi per il fatto di essere omosessuale, i professori e i compagni mi hanno sempre sostenuta. Per questo non credevo che chiedere di partecipare al ballo portasse tanto malumore", spiega Viola. "Evidentemente, alla luce della votazione, non è stato compreso da molti ragazzi quale era il nostro scopo, oppure potrebbe essere che quando si arriva al concreto non ci sono né solidarietà né apertura verso i cambiamenti". Viola e Adele ogni venerdì seguiranno le lezioni di ballo in preparazione del 18 giugno, giorno del grande evento, certamente tra i più attesi che si siano mai svolti al Cicognini. Viola Righini da grande vuole fare la chimica, "mi iscriverò all’università", dice mentre Adele intende continuare a lottare per il riconoscimento dei diritti Lgtb. "Ancora non c’è una sufficiente sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità. Si tratta di diritti che vanno riconosciuti non solo a scuola, ma prima di tutto dalla società", aggiunge la studentessa. Nei prossimi giorni insieme alle lezioni di ballo - il format resterà lo stesso di sempre - inizieranno anche le prove degli abiti: "Se potessimo ballare entrambe con il vestito lungo sarebbe perfetto, se invece questo creerà dei problemi nei passi di danza allora indosserò uno smoking da donna, non ho alcun problema", aggiunge Viola.

Dopo che la questione è diventata un caso nazionale con l’intervento dei ministri Patrizio Bianchi e Elena Bonetti e svariati interventi politici oltre che dell’Arcigay, in aula i docenti hanno iniziato un confronto con i ragazzi proprio sui temi dell’omosessualità e della parità di genere. "In classe ne abbiamo parlato, il confronto è sempre il modo migliore per affrontare le questioni", dicono le due studentesse. "Siamo rimaste deluse del fatto che un tema così delicato come quello dell’inclusione sia diventato materia per un sondaggio tra gli studenti, in fondo si parla di diritti. Metterli ai voti dà l’impressione di metterli in discussione". L’appuntamento con il ballo di fine anno è il 18 giugno. Se non ci saranno ulteriori colpi di scena. Possibili in una vicenda come questa che ormai non ha niente di scontato.