Arte per l’ambiente. I vincitori del contest dedicato al riciclo

Al Pecci le opere di 30 giovani artisti che hanno partecipato alla terza edizione dell’iniziativa di Alia "Second Life, tutto torna" .

Arte per l’ambiente. I vincitori del contest dedicato al riciclo

Arte per l’ambiente. I vincitori del contest dedicato al riciclo

L’arte in campo per la sostenibilità ambientale. E’ questo il senso della mostra curata da Paolo Meneguzzo, inaugurata ieri al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. L’esposizione, che resterà aperta fino al 24 marzo, è composta dalle 30 opere degli artisti (tutti fra 18 e 28 anni di età) selezionati dalla giuria di rappresentanti delle principali istituzioni culturali toscane in occasione della terza edizione di "Second Life, tutto torna", il contest nazionale ideato e promosso da Alia, e patrocinato dalla Regione Toscana, dai comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia e dalla Conferenza dei Presidenti delle Accademie.

Contest al quale hanno partecipato in 130: ad aggiudicarsi il primo premio è stata la catanese Sofia Salerno con l’opera "Nascondini 65, 115, 130", che consiste in una serie di tre video in cui l’artista stessa prova a nascondersi in piena vista davanti alla propria videocamera. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente la milanese Federica Mariani con "A Head for One Dollar" e il ragusano Leonardo Cardamone con la sua opera senza titolo. Le tre menzioni speciali sono invece state assegnate all’artista lucchese Martina Abati per ‘I ghiacci perenni nell’era dell’Antropocene’; a Elysee Farazmand, ragazza iraniana, per "Buy Yourself Time" e al barese Massimo Pugliese per "Radici". A margine dell’inaugurazione della mostra, spazio anche a "Edu Lab: incontro con l’artista Chiara Bettazzi", un laboratorio pensato come una presentazione, attraverso la quale i partecipanti sono entrati in contatto con la pratica artistica della protagonista. "La sensibilità al riciclo e al riuso dei prodotti, la trasformazione di quello che a prima vista è solo scarto in qualcosa di bello è alla base di queste opere, ma anche della natura stessa del distretto pratese dove la sostenibilità è centrale nel settore moda - le parole del sindaco Biffoni - Il riuso non è una parola vuota, è cultura, è una sfida che ci impegnerà a lungo per rendere davvero sostenibile la realtà in cui viviamo". Gli ha fatto eco Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility. "Con la sua ricca storia tessile e artistica, Prato si è sempre distinta come centro culturale e creativo. Tuttavia, oltre a celebrare il suo patrimonio di bellezza, la città si impegna anche a rappresentare un esempio di sostenibilità ambientale e questa mostra ne è una dimostrazione".

Francesco Bocchini