
L'ingresso delle truppe alleate a Firenze
Prato, 7 settembre 2019 - Nemmeno il tempo incerto ha fermato le celebrazioni. La città ha risposto presente e ha onorato il 75° anniversario della Liberazione. Ieri sera in particolare, a partire dalle 21.15 si è tenuta la tradizionale Marcia della Pace che, partendo da via 7 Marzo all’angolo con via di Cantagallo, ha raggiunto Figline. Intorno alle 22.30, in piazza 29 Martiri, i caduti (impiccati sotto l’arco di via Maggio il 6 settembre del 1944) sono stati onorati con la deposizione di una corona d’alloro sotto al Monumento ai Martiri. Subito dopo sono arrivati gli interventi molto partecipati della presidente dell’Anpi provinciale, Angela Riviello e del sindaco Matteo Biffoni. A chiudere le celebrazioni è stato l’abituale brindisi della Liberazione al Circolo 29 Martiri. Alle manifestazioni di di ieri ha parteciperato la Filarmonica «Puccini» di Prato. Per l’occasione è stato anche inaugurato il nuovo Gonfalone della città di Prato, realizzato, come da tradizione, dalle monache benedettine di Rosano.
Non sono però mancate alcune polemiche e qualche voce fuori dal corodopo le perplessità avanzate nelle ultime ore da Sì Toscana a sinistra che si è detta «indignata per la concomitanza del concerto di Prato è Spettacolo con la commemorazione dell’eccidio di Figline. Per l’ennesima volta e nonostante le rimostranze degli anni scorsi, l’amministrazione Biffoni decide di organizzare eventi nell’ambito del programma Prato è Spettacolo in concomitanza con la Marcia della Pace». Ma non è stata questa l’unica polemica. L’ex assessore alla cultura di Montemurlo, Angela Grandi, per esempio, con un post Facebook che ha trovato l’apprezzamento anche dell’onorevole Antonello Giacomelli, ha voluto sottolineare come le auto parcheggiate in piazza 29 Martiri in realtà deturpino il luogo e soffochino il monumento ai martiri del quartiere. In evidenza due differenti foto della stessa piazza: la prima, scattata al momento dell’inaugurazione, nel 2011, dove la zona è libera da auto, pulita e perfetta.
La seconda fatta ai giorni nostri, con le macchine parcheggiate ovunque, anche davanti al monumento. Un residente, invece, evidenzia problemi più specifici, rivolendosi direttamente al nostro giornale: «Per le manifestazioni del 6 settembre la via della chiesa di Figline è stata chiusa al traffico, ma non ci hanno fornito una soluzione alternativa per accedere a via del Borrino e via del Poggiolo . Nell’ordinanza fatta dal Comune era prevista l’istituzione del doppio senso di marcia in via del Borrino, ma non è stato fatto niente di tutto ciò. Non è una novità: ogni anno è la stessa storia e chi abita a Figline è costretto a rimanere quasi intrappolato in paese per colpa delle celebrazioni».