Animali senza acqua sulla Calvana Emergenza, scatta la corsa a salvarli

La siccità prolungata ne mette a rischio la sopravvivenza. Autobotte scarica 7000 litri sul Monte Maggiore

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di M. Serena Querioli

La siccità prolungata e il caldo afoso sono un problema per tutti. Anche per gli animali della Calvana, la cui sopravvivenza - dicono gli esperti- è a rischio. Quegli animali vanno aiutati perché da soli rischiano di non farcela. Così su richiesta del Comune di Vaiano, la sezione di Prato dell’Associazione nazionale autieri d’Italia ha effettuato un rifornimento di acqua potabile all’abbeveratoio che si trova sul Monte Maggiore. "Si tratta di un intervento che facciamo ormai da diversi anni", spiega Tommaso Marini, presidente dell’Anai di Prato. "Succede infatti che quando non piove per lungo tempo gli animali della Calvana, compresi i cavalli selvatici che si trovano su quelle pendici, non scendano più nelle zone basse dove potrebbero invece trovare qualche sorgente o ruscelli a cui ristorarsi. Utilizziamo il nostro camion ex militare Fiat CP70, un 4x4 capace di trasportare 7.500 litri di acqua sia potabile che per funzioni di supporto alle squadre antincendio". "L’operazione è stata attivata dalla Protezione civile regionale con il coinvolgimento del Comune di Vaiano, dei volontari dell’associazione nazionale autieri e dell’associazione salvaguardia e sviluppo della Calvana", spiega il vicesindaco di Vaiano Marco Marchi che con il sindaco Bosi ha partecipato all’originale rifornimento. "E non escludo che, nel caso in cui la pioggia non arrivi, possano esserci nuovi approvvigionamenti di acqua". Alla fine l’autobotte ha scaricato circa ottomila litri di acqua nel grande abbeveratoio in località Lavacchio. Già nelle scorse settimane i volontari, utilizzando mezzi più piccoli, avevano portato acqua all’abbeveratoio del Passo della Croce. L’Anai di Prato conta circa 15 volontari e ogni estate è presente con un gruppo per fronteggiare l’emergenza siccità e le eventuali richieste di aiuto degli allevatori: "Tre anni fa – prosegue Marini – abbiamo portato l’acqua ad un allevatore della Calvana perché le sue scorte erano finite. Se ci sono allevatori in difficoltà, è importante che avvisino subito il Comune, che a sua volta ci commissiona il servizio". La sezione autieri di Prato è operativa in Protezione Civile nel settore logistico, tecnico e per il trasporto di materiali. I volontari possono occuparsi, ad esempio, del montaggio delle tende e dei prefabbricati, della gestione di cucine da 250 a 500 persone, del trasporto e della movimentazione di carichi pesanti: si va dall’acqua ai sacchi di sabbia, dai gruppi elettrogeni alle transenne e poi la segnaletica stradale e tutto il necessario per l’organizzazione di manifestazioni all’aperto. In questi giorni i volontari si stanno anche dedicando alla manutenzione della loro sede.