Ancora guai per Camila Giorgi. Indagata per la dichiarazione 2023

E’ il terzo procedimento che è stato aperto dalla procura di Prato nei confronti della campionessa . Nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha provato a recapitarle l’avviso di garanzia ma senza trovarla .

Ancora guai per Camila Giorgi. Indagata per la dichiarazione 2023

Ancora guai per Camila Giorgi. Indagata per la dichiarazione 2023

Nuovi guai per la tennista Camila Giorgi, inseguita dal fisco di casa nostra. Sono ben tre le indagini che la procura di Prato ha aperto negli ultimi anni per la mancata dichiarazione dei redditi della famosa tennista, originaria delle Marche ma residente a Calenzano, motivo per cui il tribunale di competenza è quello pratese. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, oltre ai due procedimenti (uno già concluso con l’assoluzione dell’atleta e un secondo per il quale è stata rinvia a giudizio) , c’è un terzo fascicolo aperto dalla procura pratese per l’omessa dichiarazione dei redditi del 2023, quindi quelli riferiti al 2022. Nei giorni scorsi i finanzieri si sono presentati alla porta di casa di Camila a Calenzano per recapitarle l’avviso di garanzia dell’ultima indagine iscritta a suo nome. Una girata a vuoto per i finanzieri perché in casa non hanno trovato nessuno, neppure i genitori della donna.

In contemporanea è uscita la notizia del ritiro dal tennis professionistico, fatto passato sotto silenzio, che ha sollevato un polverone su una possibile fuga dal fisco lontano dall’Italia. Camila "si è presa una pausa di riflessione negli Usa", hanno spiegato gli avvocati dell’azzurra Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra. Fatto sta che la tennista dovrà chiarire per la terza volta il pasticcio avvenuto con la sua dichiarazione dei redditi. Secondo quanto emerso, il processo riferito alle dichiarazioni degli anni 2013-2014 si è concluso con una assoluzione in quanto il giudice Santinelli ha ritenuto che quanto dovuto al fisco fosse rimasto sotto la soglia dei 50.000 euro. Il secondo processo è appena iniziato, la prima udienza è stata fissata fra un anno. Le contestazioni si riferiscono al 2016. Ma quasi in contemporanea è stato aperto un terzo fascicolo: quello riferito al 2023.

Nell’edizione di ieri di Quotidiano Nazionale, i legali della tennista hanno spiegato che "lei, impegnata nei tornei, aveva delegato il padre di svolgere alcuni adempimenti". E il padre Sergio, sempre secondo i legali, non si sarebbe "affidato a dei professionisti del settore contabile amministrativo". Per quanto riguarda l’anno 2016 si parla di 464mila euro che la Giorgi dovrebbe al fisco. "Nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità – concludono –, Giorgi rientrerà presto in Italia". Anche perché ci sarà da chiarire l’ennesima posizione.

Laura Natoli