Ambulanza senza medico: braccio di ferro Montemurlo rischia, Poggio per ora è salva

Non è stato risolutivo il confronto tra Morello (Asl) e il sindaco Calamai. Che oggi torneranno a trattare nel round decisivo

PRATO

Si saprà oggi quale sarà il destino di Montemurlo. Sarà un’estate con o senza medico a bordo delle ambulanze? Oppure Montemurlo sarà il banco di prova di una possibile integrazione del servizio di emergenza urgenza fra cittadine confinanti? Nello specifico, di fronte al taglio che l’Asl sta preparando, la soluzione potrebbe prevedere un’integrazione con l’automedica già in funzione ad Agliana (a bordo della quale ci sono un medico e un infermiere). Una proposta che potrebbe essere praticabile, sebbene Agliana insista sull’area del 118 di competenza della centrale Pistoia-Empoli e Montemurlo ricada in quella di Firenze-Prato. Questa sarebbe l’ipotesi sul tavolo della trattativa fra l’Asl Centro e il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. Il nodo è il taglio dell’ambulanza medicalizzata nel periodo che va da metà giugno a settembre, taglio dovuto alla carenza dei medici. L’ambulanza medicalizzata potrebbe dunque cedere il passo a un’ambulanza infermieristica, aprendo al modello in funzione da anni in altre regioni italiane. La soluzione ha intanto spazzato via la proposta avanzata dal primo cittadino montemurlese, ossia quella di pensare a una rotazione del servizio di ambulanza medicalizzata tra le varie realtà della provincia. Complessivamente, nell’arco delle 24 ore sono cinque le ambulanze con medico a bordo presenti in provincia. Se l’ipotesi di taglio dovesse andare avanti, sacrificando quella di Montemurlo si scenderebbe a quattro. Il confronto di ieri mattina fra il direttore generale Asl Paolo Morello Marchese, il direttore del Dipartimento emergenza urgenza Simone Magazzini e il sindaco Calamai è terminato con un no comment e un arrivederci a oggi. La trattativa continua. L’azienda sanitaria, dopo un faccia a faccia a tratti abbastanza acceso, ha deciso di prendersi altre 24 ore di tempo così da presentare l’ipotesi definitiva di riassetto nella giornata di oggi.

La bocciatura della proposta di Calamai – quella di una postazione medica a rotazione nelle zone della provincia pratese (città, colline medicee, Montemurlo e Val Bisenzio) – è dettata dalla struttura del servizio, che deve contemplare una serie di criteri quali la vicinanza all’ospedale, il numero di abitanti, l’estensione del territorio e la presenza di eventuali altre postazioni medicalizzate. Lo stesso Morello, al riguardo, fuga comunque qualsiasi dubbio sulla possibilità che anche Poggio a Caiano, oltre a Montemurlo, possa perdere l’ambulanza con il medico a bordo. Nel caso di Poggio, infatti, il medico del 118 svolge una funzione importante anche nel punto di primo soccorso ancora attivo in paese, presidio che viene bene usato dai cittadini per emergenze di lieve entità e che favorisce un minore afflusso di persone verso il pronto soccorso del Santo Stefano. Del resto, l’ambito della medicina di urgenza deve fare i conti con l’ormai consolidata carenza di medici, molti in fuga verso altri settori, altri in procinto di andare in pensione senza avere sostituti pronti ad entrare al loro posto.

Sara Bessi