Ambiente, spazi pubblici, quartieri. Le novità le decidiamo insieme

Piano operativo del Comune: 20 eventi pubblici per metterlo a punto

L’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis

L’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis

Prato, 8 luglio 2017 - Comunicazione e partecipazione. Sono i capisaldi alla base del nuovo piano operativo del Comune, lo strumento urbanistico che permetterà di stabilire dove, come e quando si potrà intervenire nel trasformare, valorizzare e tutelare il territorio nei prossimi anni. Un piano che sarà condiviso il più possibile, anche nei dettagli dei singoli quartieri, con i cittadini. Martedì al Centro Pecci, a partire dalle 21, l’evento di lancio del percorso partecipativo che affiancherà la redazione del nuovo piano. «Si tratta di un lavoro di coinvolgimento e ascolto articolato e diffuso che non ha precedenti a Prato e pochi uguali in Italia. L’obiettivo è arrivare a realizzare nell’arco del 2018 il piano operativo», commenta il sindaco Biffoni.

«Il primo passo è avere una partecipazione più ampia possibile del mondo dell’associazionismo, del lavoro, del volontariato, della cultura e di tutti i portatori di interessi, soprattutto i bambini, perché proprio a loro lasciamo la Prato del futuro. L’adozione del piano avverrà tra marzo e aprile 2018, poi si aprirà la fase tecnica delle osservazioni e delle controdeduzioni, che dovrebbe concludersi entro dicembre».

«Prato al futuro» è il titolo del progetto con cui il gruppo costituito da Sociolab, Image e Controradio ha vinto il bando del Comune. Il percorso di partecipazione e comunicazione si svolgerà attraverso la costruzione partecipata e condivisa del racconto delle grandi trasformazioni della città, all’interno di ‘mesi-evento’ tematici che si svolgeranno da settembre a dicembre. «Nel piano operativo devono rientrare tutti i documenti di programmazione, come il parco centrale, il piano di innovazione urbana del Macrolotto 0, Riversibility, Cascine di Tavola e Cento Piazze», aggiunge l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis. «Definirà tutte le funzioni e le destinazioni d’uso e per questo incide nella vita quotidiana dei cittadini quando ad esempio vogliono realizzare un ampliamento della casa o una ristrutturazione dell’azienda. Un piano che traduce una visione generale della città in uno strumento operativo particella per particella».