Alveare, gruppo di acquisto a km 0. Spesa diretta dai produttori locali

Frutta, formaggi e uova si pagano on line. Già 280 iscritti in due mesi

Da sinistra, i produttori  Marco Melani, Niccolò Fiaschi, Giulio Santanni e il gestore Ilaria Bartolini

Da sinistra, i produttori Marco Melani, Niccolò Fiaschi, Giulio Santanni e il gestore Ilaria Bartolini

Prato, 2 agosto 2018 - Ci sono le zucchine in fiore, la ricotta fresca di pecora dell’azienda Le Fabbrie, le uova e i salumi della società agricola Melani, il pane di mais, la confettura di castagne e ginger, la birra di stagione Zefir, ‘fresca’ per i mesi caldi grazie a spezie e buccia d’arancia del birrificio La Foresta. Mentre Niccolò Fiaschi coltiva cocomeri nani a Galciana e li propone sul sito «L’Alveare che dice sì» con altri ortaggi.

Il nuovo gruppo d’acquisto che riunisce tutte queste delizie, nato appena due mesi fa, ha già «collezionato» 280 iscritti. Il gestore dell’iniziativa è Ilaria Bartolini, giovane mamma con la passione per il cibo buono e naturale: «L’ispirazione della rete “L’Alveare che dice sì” arriva dalla Francia e anche se fa subito pensare al miele – spiega la fondatrice del gruppo pratese – l’Alveare è in realtà un gruppo di acquisto organizzato 2.0. I nostri iscritti fanno direttamente la spesa dai produttori locali, selezionati per garantire il meglio da portare in tavola. Questo progetto è sbarcato in Italia nel 2015 e oggi conta più di 160 alveari. Alcuni produttori li conoscevo frequentando i mercatini della Coldiretti – aggiunge – altri li ho contattati e messi insieme attraverso la piattaforma digitale. All’inizio non è stato facile avviarli ad internet».

I soci dell’«Alveare» fanno la spesa usando la filiera corta dei produttori che aderiscono al progetto, scelgono ogni settimana il loro cestino e pagano on line. La filiera è costituita da 11 aziende (dalle 8 dell’inizio) a pochi km da Prato che garantiscono merce fresca e stagionale. Niente abbonamenti, obblighi o spese di iscrizione: lo slogan è più siamo più funzionerà.

«Dopo due mesi di apertura la comunità ha raggiunto il numero di 280 membri con una media di 20/25 ordini a settimana – racconta Ilaria Bartolini – Si è creato già un primo gruppo di “fedeli” che fanno la spesa tutte le settimane, ma si avvicinano nuovi consumatori». E aumentano anche le aziende che possono aderire in autonomia alla rete, stabilendo in proprio i prezzi e i minimi d’ordine. Le aziende presenti oggi sono: Santamaria di Niccolò Fiaschi, Felice Agricoltura di Curcetti, Corboli, Cavoli e Capre, Birrificio La Foresta, Azienda Marco Melani, Le Fabrie, Bebina e Pastorelle, Molino Bardazzi, Mangiarè, Apicoltura Lupini. Ogni settimana la comunità è avvisata dell’apertura e chiusura delle vendite, di offerte e distribuzioni speciali.

L’Alveare chiude le due settimane centrali d’agosto e riaprirà martedì 27 agosto. A metà settembre ci sarà un appuntamento aperto a tutti con le novità. «L’offerta – dice Bartolini – si arricchirà con altri prodotti alimentari e non come detersivi, saponi per il corpo. Inoltre stiamo programmando una linea vegana».

Elena Duranti