Pontedera, scende in campo Ecofor service Un assetto tutto nuovo per la società

L’azienda pubblico-privata acquisirebbe il 32% delle quote inglobando il 15% detenuto da Valdera acque. E Navarra calerebbe al 31%

Si va verso la definizione del pacchetto delle quote del Pontedera. Così almeno pare. Ovviamente per adesso secondo indiscrezioni, perché è ipotizzabile che non ci siano ufficialità prima del 15 giugno, data nella quale i soci – attuali e futuri - si sono dati appuntamento in uno studio notarile di Bientina per mettere nero su bianco (fideiussione compresa). Ma le voci – comunque attendibili - di come sarà (sarebbe) distribuita la "nuova" torta parlano di un sostanzioso rimescolamento. E, soprattutto, di un ingresso davvero importante: la Ecofor Service spa.

Sì, proprio la nota azienda locale che opera nel settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti e che acquisirebbe il 32% delle quote. Inglobando in questa porzione anche il 15% detenuto al momento da Valdera Acque, entrambe aziende il cui amministratore delegato è Rossano Signorini, società che quindi uscirebbe dal club. Ma c’è di più, perché con questo 32% Ecofor diventerebbe il "socio" con il numero più alto di quote dal momento che Rosettano Navarra scenderebbe dall’attuale 41% al 31%, cedendo il 10% di differenza ad un imprenditore di sua conoscenza, il cui nome per adesso è top secret.

Ci sarebbe poi almeno anche un altro imprenditore, stavolta della zona, disposto ad entrare con un ulteriore 10%. In questo modo sommando tutte le quote si arriverebbe ad un totale pari all’83% e con il restante 17% che sarebbe suddiviso tra il gruppo dei cosiddetti "vecchi soci". I quali in pratica dimezzerebbero il loro pacchetto, che allo stato attuale somma il 34% del complessivo. Cambierebbe però la disposizione, perché, come andiamo ormai scrivendo da alcuni giorni, alcuni di loro (almeno quattro ma forse anche cinque) si sarebbero detti intenzionati a lasciare. Al momento hanno ciascuno il 5% di quote Piero Gradassi - che è anche il presidente e che è uno di quei soci che sicuramente rimarranno al loro posto -, Marcello Pantani e Vito Consoloni, ha il 4,5% Simone di Bella, ha il 4% Stefano Lucchesi, hanno il 2,5% ciascuno Emilio Montagnani, Paolo Pastacaldi e Maurizio Pantani, ha il 2% Emiliano Branca e ha l’1% Stefano Puccioni. Resta dunque da capire da chi e come si dividerà questo ipotizzato 17% (o comunque di una quota simile). Nell’attuale suddivisione c’è poi un 10% di quote che non sono state assegnate, per una "mancanza" di 50mila euro (l’1% di quote vale 5mila euro, ndr) che invece con il nuovo assetto verrebbe riempita. Nuovo, probabilmente, sarà anche il cda che al momento è composto da Navarra, Signorini e Gradassi. Nei prossimi giorni conosceremo tutto, ma di sicuro la situazione adesso è decisamente rasserenante.

Stefano Lemmi

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