Pontedera, rebus quote Smentite e indiscrezioni

Bagnoli e Alioth Group spiegano che non sono interessati a rilevare il 10%. Resta lo stallo e intanto si avvicinano le scadenze per imbastire il campionato.

Matteo Bagnoli smentisce l’interessa a rilevare il 10% delle quote societarie del Pontedera. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha espresso la sua posizione attraverso il seguente comunicato: "Apprendo che sarei interessato all’acquisto del 10% della società calcistica della nostra città. La notizia non è esatta, come non sono esatte le indicazioni che mi accostano alla società cooperativa Alioth, della quale ho ricoperto il ruolo di presidente in passato, ma che ad oggi non mi vede più coinvolto nella compagine del consiglio di amministrazione presieduto da Matteo Leggerini. La mia sincera passione per i colori granata mi porta sicuramente a cercare di dare una mano alla società dell’Us Pontedera attraverso rapporti personali e professionali che posso avere con vari mondi imprenditoriali, che potranno sicuramente contribuire a mettere in campo uno squadra sempre più competitiva e che possa puntare a grandi obbiettivi sportivi".

Da parte loro, dai vertici di Alioth Group viene esclusa la possibilità di un ingresso nella società granata attraverso una nota: "Ci teniamo a precisare che Matteo Bagnoli non è presidente della cooperativa Alioth, né fa parte degli organi amministrativi o dirigenziali della stessa, infatti la cooperativa è guidata da Matteo Leggerini con il supporto di Angelo Boddi. Alioth non ha nessuna intenzione di entrare all’interno della compagine societaria dell’U.S. Città di Pontedera, non perché non lo sostenga ma perché la propria missione non è certamente quella di far parte di società sportive professioniste bensì è il sostegno alle attività sociali e socio assistenziali. Al netto di queste precisazioni doverose, ringraziamo i tifosi e la dirigenza granata per la splendida stagione e facciamo alla futura dirigenza un grande in bocca al lupo e… Forza granata". Fatto sta che questa assenza di novità – anche se parallelamente sembra scorrano altre trattative – non contribuisce a fare chiarezza in una situazione che, da quanto si respira intorno, starebbe diventando preoccupante. Magari possiamo anche venir contraddetti, ma al momento pare che l’impegno più difficile del Pontedera sia dover reperire le risorse che servono in tempi stretti per rispettare le prossime tre decisive scadenze.

La prima quella del 31 maggio, per la quale vanno presentati documenti, compresa una copia della situazione patrimoniale al 31 marzo, alla Co.Vi.So.C (e già in questa fase si rischiano punti di penalizzazione). La seconda il 10 giugno, data entro la quale vanno pagati gli stipendi di aprile e maggio, e la terza, la più importante, il 20 giugno, dead line per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Saranno rispettate?

Stefano Lemmi

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