
Riccardo Ladinetti sommerso dagli abbracci dei compagni dopo il gol (foto Bongianni per Germogli
PONTEDERA 2RIMINI 1
PONTEDERA (4-2-3-1): Vannucchi; Perretta, Pretato, Vona, Migliardi; Ladinetti, Manfredonia; Polizzi (1’ st Battimelli), Faggi (45’ st Pietrelli), Ianesi (1’ st Nabian, 54’ st Gueye); P. Vitali. All. Menichini.
RIMINI (3-5-2): L. Vitali; Lepri, Bellodi, Fabbri (50’ st Feliziani); D’Agostino, Asmussen (16’ st De Vitis), Piccoli, Gemello (35’ st Rubino), Longobardi; Boli, Capac (35’ st Frati). All. D’Alesio.
Arbitro: Galiffi di Alghero.
Marcatori: 26’ st Ladinetti su rigore, 44’ st Vitali, 49’ st Bellodi.
Note: spettatori 486; espulso il tecnico Menichini al 22’ st; ammoniti Perretta, Bellodi, Vona, Nabian, Manfredonia, De Vitis; angoli 3 a 4.
PONTEDERA - La prima vittoria è arrivata. Con sofferenza, senza entusiasmare sul piano del gioco, in particolare nel primo tempo, ma l’obiettivo era battere il baby-Rimini e il 2-1 testimonia che il Pontedera ha raggiunto l’obiettivo. La classifica respira meglio e venerdì sera ancora in casa col Campobasso (che ha gli stessi punti, 4 dopo 4 gare) potrebbe essere mossa di nuovo. Ieri l’ingresso in campo dei granata è stato salutato dalla bella coreografia degli ultras della gradinata, che hanno anche esposto un grande striscione per commemorare il terzo anno della scomparsa del loro riconosciuto capo Diego Savelli a cui la gradinata è stata intitolata c’(era scritto: "Il tempo che passa non scalfisce l’amore, sempre e ovunque urlando il tuo nome la gradinata porta: Diego nel cuore") mentre a fine riscaldamento il capitano Perretta ha deposto un mazzo di fiori. Alla vivacità sugli spalti non ha però fatto riscontro quella in gara. L’approccio della squadra di Menichini è stato blando, privo dell’agonismo che ci si aspettava vista l’opportunità di cogliere la prima vittoria di campionato contro un Rimini giovanissimo e in grave crisi societaria. Ritmo basso e incapacità di chiudere la manovra hanno regalato la prima frazione agli ospiti, ben più pimpanti e spesso a comandare il gioco. La scelta del tecnico granata di rinunciare ad un attaccante vero per proporre Pablo Vitali falso nueve e dietro il debuttante Faggi non ha portato benefici e l’unica vera conclusione dei primi 45’ è stata quella sparata alla mezzora da Ladinetti, che Leonardo Vitali ha ribattuto con i pugni. Il ripensamento nell’intervallo: dentro Nabian e Battimelli e il Pontedera ha manovrato con più scioltezza e profondità. Fino a trovare il sospirato vantaggio, arrivato grazie al FVS, chiamato da Menichini per una testa di Bellodi su Manfredonia e confermato al review. Di Ladinetti, il migliore in campo, la trasformazione. Il Rimini ha provato a reagire, ma un pasticcio difensivo ha liberato Pablo Vitali che in uscita ha superato l’omonimo Leonardo. Mancava 1’ al novantesimo, ma il maxi recupero concesso (due chiamate al FVS e video oscurato per 6’ nella ripresa) e arrivato a 10’ ha consentito la rete di Bellodi. Che per fortuna del Pontedera è rimasta ininfluente.
Stefano Lemmi
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