Granata, il nuovo direttore rimane un rebus

Il sostituto di Giovannini sarà ufficializzato a ore, ma l’unico indizio è che sarà un fedelissimo di Navarra. Sarà lui a scegliere l’allenatore

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Sarà il weekend del nuovo direttore generale. E’ l‘unica certezza che trasuda in un totale silenzio sull’argomento da parte della società. Non che la tempistica sulla scelta del sostituto di Paolo Giovannini, passato ufficialmente all’Arezzo, club di Serie D che con il suo arrivo spera di tornare in C, sia stata espressamente dichiarata dai dirigenti granata, ma almeno a mezze parole si è capito che tra oggi e lunedì, al più tardi, si procederà con l’ufficializzazione del nuovo personaggio che prenderà in mano tutta la parte tecnica per la costruzione del nuovo Pontedera. La fumata bianca dovrebbe arrivare dalla scelta di tre tecnici rimasti in lizza e proposti dalle due parti, in realtà immaginarie, del gruppo di soci.

Uno identificabile in Navarra, socio di maggioranza del club, che si avvale della competenza in materia calcistica del suo braccio destro Piero Ducci, ex diesse dell’Ascoli, (ma che da quanto chiarito già in fase di ufficializzazione della "nuova" società, non entrerà a far parte dei quadri del Pontedera), l’altro quello composto dai "vecchi" soci, Gradassi, Pantani, Consoloni, Montagnani, Di Bella e Lucchesi, che adesso tra tutti possiedono il 25% delle quote. Dal momento che la politica di costruzione della squadra non cambierà rispetto alle precedenti, anche per il dopo-Giovannini ci si affiderà dunque ad un personaggio in grado di lavorare con i giovani, che costituiranno l’ossatura principale dell’organico. Chiaramente subito a ruota della nomina del direttore generale verrà scelto l’allenatore dopo l’uscita di Ivan Maraia. Quello che c’è ancora da capire, è se lo staff verrà confermato, e questo riguarda l’allenatore in seconda Federico Vettori, il preparatore atletico Claudio Giuntoli e quello dei portieri Massimo di Pasquale. Tutte figure che hanno lavorato bene nel Pontedera.

Nessuno di loro finora è stato contattato, ma non potrebbe essere altrimenti vista l’assenza momentanea di un elemento di riferimento come era Giovannini. Subito dopo, o contestualmente, verranno sentiti anche i giocatori, le cui scelte saranno fatte anche in base al gradimento del nuovo allenatore e del suo credo calcistico. In questo decennio di professionismo il modulo tattico messo in atto prima da Indiani e poi da Maraia è stato il 3-5-2, che soltanto in sporadiche occasioni è stato abbandonato. Il nuovo Pontedera dovrà così conformarsi all’atteggiamento con cui il futuro allenatore metterà la squadra in campo. Ma queste saranno considerazioni che arriveranno solo col passare dei giorni. La prima pietra da mettere è quella che porta alla figura del direttore generale. E, da quanto capito, dovrebbe essere ormai solo questione di ore.

Stefano Lemmi