Giovannini inamovibile: oggi l’addio ufficiale

Il Pontedera saluta lo storico direttore generale, in carica per dieci anni. Sono ore decisive per stabilire il nuovo organigramma tecnico

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Niente da fare, anche gli ultimi tentativi sono andati a vuoto: Paolo Giovannini è rimasto fermo sulla richiesta di rescissione del contratto e oggi il Pontedera comunicherà ufficialmente l’avvenuto divorzio dopo 10 anni di risultati sportivi straordinari per il calcio granata. Lunedì pomeriggio nel corso della presentazione del nuovo assetto societario, che ha visto l’ingresso come socio di maggioranza dell’imprenditore frusinate (opera nel settore della gestione rifiuti con la Navarra spa) Rosettano Navarra con il 39% delle quote e del pontederese Fabio Falorni (fondatore di Intergomma) che ha preso il 10%, tutti i presenti, dal sindaco Matteo Franconi ai vari soci che negli anni scorsi avevano lavorato a fianco del direttore generale, si erano espressi all’unanimità auspicando la sua presenza per dare continuità al progetto tecnico.

Nel tardo pomeriggio, sempre dell’altro ieri, Navarra e il suo uomo di fiducia, Piero Ducci, ex direttore generale dell’Ascoli che però non avrà alcun ruolo nel Pontedera, si sono addirittura spostati nella sede granata dove hanno avuto un incontro con Giovannini. Le proposte per farlo tornare sui propri passi evidentemente sono andate vane, perché il direttore è rimasto fermo sulla linea di ritenere chiuso il suo ciclo qui in riva all’Era, iniziato nel giugno del 2012 dove fu voluto dall’allora socio Luciano Barachini. Sulla sostituzione, certo non facile, della sua figura, è già iniziato il valzer dei nomi (sembra perdere quota quello di Vittorio Cozzella, 60 anni, legato a Navarra da molti anni) e ci sarebbe già un ventaglio di personaggi di spessore che i vari soci hanno iniziato a interpellare. Giovannini invece sembra destinato all’Arezzo, club di Serie D con il quale ha avuto già più di un contatto, anche se non gli mancano gli estimatori. Con il suo addio si chiude quindi per il Pontedera un’era segnata dal professionismo, arrivata a toccare i punti più alti nella storia del club e si apre uno scenario futuro che nella sua presentazione ufficiale dell’altro giorno, Rosettano Navarra, 65 anni, ha disegnato con queste parole: "Questa esperienza è diversa dalle altre che avevo già affrontato in passato, perché vengo in una società che è un esempio dal punto di vista sportivo, anche nazionale, e in un gruppo di amici che sta insieme da tanti anni. Vengo per gettare le basi per il futuro ma entrando in punta di piedi, prendendo una quota importante, ma continuando sempre sul percorso già tracciato e con la speranza di programmare qualcosa di ambizioso". Nessuna promessa di Serie B, ovvio, ma comunque con l’ingresso di Navarra (e di Falorni) il Pontedera ha dato intanto maggiore stabilità alla sua situazione economica. L’intenzione comunque è quella di proseguire anche ad usufruire del minutaggio, voce che nel bilancio della società ha avuto un peso primario. Nei prossimi giorni, anzi, nelle prossime ore, sarà svelata tutta la parte tecnica, a cominciare appunto dal direttore sportivo (o generale) al nuovo allenatore, visto che anche Ivan Maraia come noto ha lasciato il Pontedera.

Stefano Lemmi