ANTONIO MANNORI
Sport

Ciclismo, giovedì la presentazione del Giro della Toscana e del Gp Città di Peccioli

Le due gare professionisti il 16 e 17 settembre

La vittoria di Moreno Argentin a Peccioli nel 1990 (Foto Sirotti)

Peccioli, 31 agosto 2020 – E’ il momento della presentazione del Giro della Toscana-Memorial Alfredo Martini e del Gran Premio Città di Peccioli-Coppa Sabatini, le due gare professionisti previste per mercoledì 16 settembre a Pontedera e per giovedì 17 a Peccioli. Le due manifestazioni saranno presentate giovedì 3 settembre alle 18 dalla U.C. Unione Ciclistica Pecciolese, presso lo Spazio Domenico Gabriele di via De Chirico a Peccioli. Quest’anno “padrino” della cerimonia sarà Moreno Argentin, vincitore della Coppa Sabatini” nel 1983 e 1990. In occasione dell’edizione 1983, che si svolse il 4 agosto, Argentin era in maglia da Campione d’Italia; l’aveva conquistata poche settimane prima proprio in Toscana. La Coppa Sabatini quell’anno si svolse sulla distanza di 216 chilometri e Moreno, alfiere Sammontana di Empoli, s’impose in volata davanti ai compagni di fuga Davide Cassani, Marino Lejarreta, Emanuele Bombini, Alessandro Paganessi, Giuseppe Petito e Fabrizio Verza. “La Toscana – dice Moreno – per me è sempre stata importante. Da dilettante tra gli sponsor anche la Capp Plast di Prato di di patron Giorgio Innocenti, e nei primi anni tra i professionisti correvo nella Sammontana di Empoli”.

Anche quest’anno le due gare saranno valide per la Challenge Alfredo Martini, personaggio che Argentin ricorda con profondo affetto ed ammirazione.

“Sono contento che ci sia tra gli organizzatori delle gare professionistiche chi ricorda una persona dello spessore di Alfredo. Io sono stato un suo azzurro e prima di vincere il Mondiale 1986 in Colorado ho commesso errori in altre edizioni, specialmente nel 1983 in Svizzera e ’85 al Montello. Alfredo mi ha sempre perdonato, consigliato, seguito come un figlio. Con me ha avuto pazienza, attendendomi e facendomi crescere. Era uno che anche durante l’anno s’interessava della condizione dei suoi azzurrabili, li contattava, consigliandoli. Con lui nelle vesti di diesse si correva una volta all’anno, non era facile metterci d’accordo, eravamo tanti con forza e personalità ma Alfredo ci riusciva”.