"Cambiare passo"

Da vero capitano, Marcos Espeche ci mette la faccia. L’analisi del dopo-Cesena passa dalle sue parole, che non risparmiano una seria autocritica per la sconfitta casalinga di sabato. "Non è assolutamente come il 3-0 di Ancona – comincia il difensore – perché l’approccio alla gara c’è stato ed è stato anche giusto. Forse dove stiamo mancando un po’ è non aver raggiunto la maturità che ci vuole per capire che il girone di ritorno non è come quello di andata, e che se contro squadre come il Cesena concedi tre occasioni prendi tre gol. Bisogna andare a lavorare nella cura dei dettagli per cercare di fare uno step successivo, che adesso è quello che ci vuole". Anche il 37enne giocatore argentino conferma la sensazione che la rete del raddoppio ospite sia stata quella del k.o. per i granata: "Sì, sul gol del 2-0 la squadra ha accusato il colpo. Nella ripresa siamo rientrati in campo convinti di poterla ribaltare nonostante lo 0-1, ma se alla prima occasione che hanno, gli avversari ti fanno gol è normale che la squadra accusi il contraccolpo psicologico. Però dobbiamo compiere un ulteriore passo avanti. Anche perché abbiamo ancora tempo davanti e la nostra posizione di classifica (il Pontedera è settimo, ndr) ci permette di lavorare con una certa tranquillità. Non siamo con l’acqua alla gola, tuttavia non possiamo soffermarci su quello. Dobbiamo guardarci in faccia e capire cosa vogliamo fare, ossia se accontentarci della salvezza, perché quei pochi punti che mancano li facciamo, o puntare veramente oltre, perché abbiamo dimostrato di avere la capacità e le qualità per farlo". Tornare in campo domani (c’è il derby di Siena alle 21, ndr) secondo Espeche è un vantaggio: "Aspettare una settimana poteva diventare pesante, invece c’è subito la possibilità di riscattarsi".

Stefano Lemmi