REDAZIONE PONTEDERA

Via ai lavori per il "Polo 0-6". L’asilo nido avrà 22 posti in più

Un intervento da 1,26 milioni di euro con un finanziamento da 1,15 grazie ai fondi Pnrr

Via ai lavori per il "Polo 0-6". L’asilo nido avrà 22 posti in più

CASTELFRANCO

L’ampliamento dell’asilo nido Il Bruco ha preso il via. A fine lavori sarà possibile riorganizzare la struttura del Nido-Infanzia di piazza Garibaldi, piazza Giusti e via Manzoni e trasformarla in "Polo 0-6" riunendo tutte le aule dedicate ai bambini più piccoli, trasferendovi anche le sezioni dell’Infanzia di via Solferino. Un’operazione che il Comune di Castelfranco può attuare grazie al finanziamento di 1,15 milioni di euro dai fondi del Pnrr. Il costo complessivo è di 1,26 milioni.

L’intervento prevede la costruzione di un nuovo edificio, attiguo a quello che attualmente è adibito a scuola dell’Infanzia e asilo nido. Il nido verrà così ampliato di oltre 400 metri quadrati, liberando anche parti dell’attuale superficie e aumenterà la capienza che passerà dagli attuali 48 bambini a 70. Complessivamente il nido sarà di 675 metri quadrati, con 1.200 metri all’aperto. Le strutture esistenti non saranno interessate da interventi strutturali e i lavori saranno effettuati minimizzando il disagio alle attività delle due scuole che non subiranno interruzioni. Per predisporre gli spazi del cantiere già da tempo è stata apportata una riorganizzazione interna. E dal primo gennaio sono stati chiusi gli accessi da via De Gasperi e via Manzoni e l’unico ingresso è stato momentaneamente spostato su piazza Garibaldi.

Entrambe le attività avranno gli spazi a verde ad uso ricreativo, esterni e interni, attrezzate per gioco e fra loro separate da recinzioni dotate di cancelletti, nel rispetto dei parametri richiesti dalle normative vigenti. Da entrambe le aree esterne si accede e si accederà anche dopo la presente trasformazione, alle cucine comunali, che sono poste in altro fabbricato contiguo, cucine che riforniscono dei pasti il plesso senza necessità d’impiego di mezzi di trasporto.

Un nuovo impianto fotovoltaico (in aggiunta a quello già esistente) consentirà al nido di alimentare gli impianti di riscaldamento e climatizzazione, elettrico ed idrico sanitario ad energia quasi zero. Il nuovo edificio sarà quasi autosufficiente dai punti di vista energetico e a basso impatto ambientale, sarà climatizzato con pompa di calore aria-aria installata in copertura e verrà dotato di un sistema di ricambio d’aria centralizzato e avrà un sistema di recupero delle acque piovane.