Unione della Valdera "Il nostro programma"

La prima riunione del consiglio guidato dal sindaco di Casciana Terme - Lari. Mirko Terreni

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PONTEDERA

Il primo consiglio dell’Unione Valdera del neopresidente Mirko Terreni, sindaco di Casciana Terme Lari, è tornato a interrogarsi sui temi più profondi dell’ente sovracomunale. Si è svolta ieri l’assemblea di fine anno tra i consiglieri dei sette Comuni che ne fanno parte: Pontedera, Bientina, Calcinaia, Buti, Palaia, Casciana Terme Lari e Capannoli. Il consiglio si è aperto con il programma di mandato del nuovo presidente. "Ringrazio i colleghi sindaci – ha aperto Terreni – per la fiducia che mi è stata data. È un incarico importante,di grande responsabilità. Ringrazio la sindaca Arianna Cecchini che mi ha preceduto per la grande passione e l’abnegazione con cui ha portato avanti questo impegno". Dopo i ringraziamenti, la riflessione sul presente e sul futuro dell’Unione. "Oggi presentiamo le linee – continua – di un programma di mandato condiviso, partito da una riflessione: come siamo arrivati fin qui? Oggi viviamo in un contesto profondamente diverso da quello di partenza, metà dei Comuni originari sono usciti, non c’è identità tra zona geografica e l’Unione. Questo ci chiede uno sforzo di ripensamento. L’ultimo triennio ci ha dimostrato che l’Unione ha avuto la capacità di rimanere sostenibile, razionalizzare i costi ed essere uno strumento capace di affrontare una crisi importante come quella che abbiamo vissuto". Nello specifico, tra le linee di programma c’è la volontà di rafforzare alcuni uffici, pensandoli sempre più come organizzazioni sovracomunali in aiuto alle differenti amministrazioni. Tra i servizi da pensare come Unione c’è l’ufficio gare e contratti, per rispondere anche alle esigenze del Pnrr, la nascita di una centrale unica di acquisto per l’energia o le assicurazioni, per avere maggior capacità di fare economia di scala, la riscossione delle entrate, il Suap e la riorganizzazione della mensa e del trasporto scolastico. "Queste linee – conclude il presidente Terreni – hanno come idea di fondo la presa d’atto di ciò che oggi è l’Unione e la capacità che ha questo ente di proporsi come strumento tecnico per i nostri comuni, offrendo capacità organizzativa e servizi. La volontà è aprirsi ai Comuni che sono fuori e rispondere alle necessità delle amministrazioni. L’obiettivo ultimo ci riporta al motivo per cui l’Unione è nata: essere uno strumento efficace affinché tutti i cittadini del territorio abbiano le stesse opportunità a prescindere dal Comune di appartenenza". Una riflessione che ha aperto il dibattito con l’opposizione. "Prendiamo atto – ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Bagnoli – che l’Unione non è più un ente politico ma un qualcosa di simile a un consiglio di amministrazione, uno strumento tecnico. Quell’Unione che avete fatto nascere non esiste più".

Sarah Esposito