Una mostra per celebrare l’alabastro

La mostra "1984 – 2024 Cercare l’alabastro/ L’alabastro rinnovato" a Volterra celebra il legame con l'alabastro, simbolo della città. Quarant'anni dopo, si omaggia l'arte e il design legati a questa pietra preziosa, evidenziando il valore della tradizione artigianale per il futuro di Volterra.

La città celebra e rinnova il suo sodalizio con l’alabastro, la pietra di luce simbolo di Volterra. Verrà inaugurata oggi alle 11 a Palazzo dei Priori la mostra "1984 – 2024 Cercare l’alabastro/ L’alabastro rinnovato". La mostra è in realtà una riedizione: dopo quarant’anni dalla prima edizione, si continua a rendere omaggio all’alabastro volterrano, ai sui maestri, al confronto con designers, architetti e artisti che hanno dato vita a un patrimonio artistico di grande rilievo, di cui fanno parte i piccoli totem di Carlo Bimbi, i preziosi profumatori di "Studio Arcanto", la "Grande Madre" di Isanna Generali. La visita alla mostra permetterà di trovarsi di fronte a un evento raro: la riedizione di un passato recente (quarant’anni) che rappresentò per Volterra il primo importante incontro tra artigianato e design, un incontro così significativo da essere segnalato, insieme all’edizione successiva del 1986, al premio "Compasso d’Oro" del 1987. Il gruppo, di diversa esperienza e provenienza, progettando quarant’anni fa una collezione di oggetti il cui intento era quello di esplorare le possibilità espressive e culturali dell’alabastro, diede vita a un’esperienza collettiva realizzatasi in un clima caratterizzato da grande libertà espressiva, nata dalla collaborazione creativa dei maestri artigiani. La mostra vuole essere un invito a considerare il valore del passato anche recente in una città come Volterra, depositaria della pregiata produzione alabastrina, che intende valorizzare e promuovere anche nel suo futuro la lavorazione dell’alabastro.