Svegliati dal ladro, riescono a farlo arrestare

Una coppia ha trovato il malvivente in casa ieri mattina all’alba: si tratta di un ventiquattrenne a cui viene contestata la tentata rapina impropria

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Era da poco passata l’alba quando moglie e marito si sono svegliati di soprassalto per i rumori che arrivavano da altre stanze dell’appartamento. In casa c’era qualcuno. E quel qualcuno, si sono po accorti di lì a breve, è un ladro. L’uomo è entrato in casa - una palazzina del centro cittadino della città - forzando una finestra.

Sono le 6,30 del mattino di ieri quando il giovane - che vive nella zona di Torre del Lago – secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti all’esito delle prime indagini – ha iniziato a rovistare nell’appartamento nel quale, pare, sia riuscito a "lavorare" indisturbato per alcuni minuti, mentre la famiglia dormiva: soldi, generi alimentari ed altre cose trovate nella casa. Il 24enne, di nazionalità marocchina, aveva fatto spesa ed era pronto a terminarla per poi guadagnare la fuga, probabilmente, dalla stessa finestra dalla quale era riuscito ad entrare. Ma le cose, invece, sono andate diversamente. La famiglia si è svegliata. E ha trovato il ladro in casa. Sono seguiti attimi al cardiopalma, di paura e concitatissimi. Il padrone di casa ha affrontato il malvivente, deciso a non lasciarlo andare con le sue cose. E l’extracomunitario, lo ha aggredito, determinato a lasciare quella casa dove, di lì a poco, sarebbero arrivate, come poi è successo, le forze dell’ordine. Il ladro a quel punto – si apprende - ha usato violenza contro il capo famiglia che, invece, è riuscito a trattenerlo, fino al tempestivo arrivo di una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Pontedera che, ricevuto l’allarme, si sono precipitati nel palazzo: i militari hanno bloccato il 24enne e lo hanno tratto in arresto nella flagranza del reato. L’arrestato, ovviamente, è stato subito controllato dai carabinieri: aveva con sé uno zaino, nel quale aveva raccolto parte della refurtiva e, dentro, c’erano appunto denaro contante, alimenti e indumenti, interamente restituiti alla famiglia.

Il soggetto a quel punto è stato condotto in caserma a Pontedera, e dopo le formalità di rito e di legge, è stato associato al carcere "Don Bosco" di Pisa in attesa delle determinazioni che l’autorità giudiziaria intenderà prendere anche a completamento dell’attività investigativa che è tuttora in corso. Al ventiquattrenne viene contestato il reato di tentata rapina impropria in quanto allo scopo di guadagnare la fuga, ha aggredito il capo famiglia che è riuscito a trattenerlo. Entrambi, per la colluttazione, sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Lotti dio Pontedera per gli accertamenti medici.

Carlo Baroni