Sul patino o in strada fino a Tokyo L’importante è guidare una Vespa

Le imprese, anche stravaganti in sella allo scooter più amato al mondo

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Torna il caldo e si riaccende finalmente la voglia di Vespa. Sono ripartiti i raduni in tutta la Toscana dei Vespa Club e così le imprese che da sempre caratterizzano gli amanti del mito a due ruote nato a Pontedera e diventato celebre in tutto il mondo. Domenica scorsa, ad esempio, è partito da Milano per raggiungere Tokyo l’emiliano Fabio Cofferati. Dopo quasi quattro anni di preparativi è partito alla volta della capitale del Giappone che dal 23 luglio prossimo ospiterà le Olimpiadi di Tokyo 2020 per tentare di ripetere l’impresa compiuta dal mitico Roberto Patrignani nel 1964. In cinque giorni, secondo programma, arriverà a Mosca poi 500 km al giorno per tre settimane fino alla costa del Pacifico. Una volta arrivato in Giappone in sella alla sua Vespa 150 Vbb2 del 1963, seguirà tre tappe: Hiroshima, Osake e infine Tokio. Con pale, pulegge e cinghie il lombardo Alessandro Pozzi ha fatto viaggiare la sua Vespa sopra un patino anni ‘60 con il quale ha attraversato il Lago Maggiore. Un’impresa bizzarra ma con uno scopo benefico per i bambini con patologie oncologiche. L.B.