Stranieri e agricoltura. Crescita a doppia cifra

Il settore in zona è una babele di lingue, culture e storie imprenditoriali

Stranieri e agricoltura. Crescita a doppia cifra

Stranieri e agricoltura. Crescita a doppia cifra

Crescono le imprese agricole guidate da stranieri. L’agricoltura pisana – che ha uno dei suo motiri principali in valdera – è una babele di lingue, culture e storie imprenditoriali. Sono 228 le imprese agricole guidate da imprenditori stranieri in crescita del 15,2% rispetto al 2019. Un incremento a doppia cifra, in controtendenza rispetto alla riduzione generale del numero di imprese agricole locali condotte da italiani che si è verificato negli ultimi anni (-2,3%).

A dirlo è Coldiretti Pisa sulla base dei dati della Camera di Commercio secondo cui l’incidenza delle imprese agricole straniere è aumentata di due punti percentuali in tre anni passando dal 6% al 7%. "Nell’ultimo triennio sono nate 30 nuove imprese agricole non italiane consolidandole come elemento strutturale del settore primario e della nostra società. Una crescita significativa che è anche un paramento importante per misurare l’integrazione lavorativa e sociale di tanti immigrati insieme al loro contributo alla crescita economica del nostro sistema. – spiega Marco Pacini, Presidente Coldiretti Pisa – Dal lavoro di queste imprese e soprattutto di tanti lavoratori stranieri dipende un prodotto agricolo su due assicurando al contempo una spinta al ricambio generazionale soprattutto nei territori marginali e difficili. Sono una forza imprenditoriale e lavorativa indispensabile che rende la nostra agricoltura multietnica; attori del Made in Tuscany a tutti gli effetti che contribuiscono ai primati del nostro agroalimentare di qualità".

In mezzo ai numeri tante storie di impegno, lavoro, fatica e non poche difficoltà che raccontano di lavoratori che si sono guadagnati la stima degli italiani che prima li hanno accolti e poi li hanno aiutati ed accompagnati verso un percorso di integrazione imprenditoriale con il sostegno di organizzazione come Coldiretti. Tante sono le storie di ritorno, sulle tracce delle origini e dei propri avi. Un impulso che si riflette in un cambio di vita e lavorativo radicale come quello che hanno fatto Graciela Musso, 56 anni, nata in Argentina, ex avvocato, insieme al marito Stephen Norman, originario di Trinidad Tobago, ingegnere. La coppia ha scelto di vivere tra le colline di Pomarance dove hanno recuperato alcuni anni fa un oliveta abbandonata. Oggi producono olio extravergine, un prodotto molto apprezzato dalle cucine stellate.