REDAZIONE PONTEDERA

Sportello Donna è attivo "Un sostegno per tutte"

Le finalità del servizio inaugurato all’emporio solidale sono ad ampio raggio. L’assessore Carla Cocilova: "Un luogo di accoglienza e di ascolto"

Era l’aprile dello scorso anno quando a Pontedera si inaugurava in via Fratelli Bandiera l’emporio civico per la solidarietà alimentare, lo spazio nato appositamente per fronteggiare la problematica del fare una spesa adeguata e sufficiente in cui vivono tante famiglie e tamponare, così, le emergenze economiche aggravate dalla pandemia. Il servizio era stato fin da subito accompagnato da uno sportello di ascolto (gestito, come quello alimentare, dalla cooperativa Arnera), attraverso cui si è provato ad analizzare i dati in entrata, a leggere i bisogni delle persone per tradurli in supporto da offrire alle categorie di persone più colpite e vulnerabili.

Tra queste, sicuramente le donne (specialmente se sole e con figli, come confermano i dati a livello nazionale), sempre più precariamente in equilibrio nella conciliazione di sfera lavorativa e familiare, nella gestione del proprio tempo, interpreti di quel ruolo-cuscinetto in dinamiche articolate, come la cura dei figli e dei genitori anziani. Per venire incontro a chi vive questo tipo di disagio, da oggi negli stessi locali dell’emporio sarà attivo un nuovo servizio, ogni martedì dalle 9 alle 12.

"Sportello Donna è uno strumento mirato - illustra l’assessore al sociale Carla Cocilova - che si propone come luogo di accoglienza e ascolto a tutto il genere femminile, non limitato solo al sostegno delle vittime di violenza. Al centro di tutto c’è la necessità di ’riattivarsi’ e inquadrare il proprio futuro, di confrontarsi, acquisire una nuova autoconsapevolezza all’interno di un percorso che offre gratuitamente sostegno psicologico, attività di mutuo aiuto, orientamento e conoscenza di altri servizi territoriali". È Sonia Luca, altro membro della giunta pontederese con deleghe a politiche abitative ed edilizia, a spiegare come il nuovo centro non tralasci le madri senza autonomia economica, a cui è dedicato nello specifico il progetto di coabitazione in cui cinque appartamenti sono messi a disposizione dal Comune, in collaborazione coi servizi sociali. Si attendono nelle prossime due settimane gli ingressi nelle abitazioni.

Giulia Salmeri