REDAZIONE PONTEDERA

Sit-in Solidale a Ponsacco: Casa da Radere al Suolo

In segno di protesta e solidarietà, cittadini di Ponsacco e Pontedera si riuniscono per dire no all'abbattimento della casa della famiglia Cerretini, a seguito di un pronunciamento del Consiglio di Stato. Ricorso pendente per salvare la villetta.

Si allarga il fronte in difesa della famiglia Cerretini la cui casa, tra quale settimana, potrebbe essere buttata giù dalle ruspe. "Noi cittadini non possiamo restare indifferenti – dice Samuele Ferretti, il ponsacchino in lotta per la legalità e la sicurezza in paese –. Noi siamo dalla parte della famiglia Cerretini. Per questo motivo, in segno di protesta e solidarietà verso la famiglia, martedì primo agosto ci troviamo davanti la loro abitazione in Val di Cava, alle 21. Un raccoglimento collettivo per dire no all’abbattimento della casa".

L’invito – fa sapere Ferretti – è esteso a tutti i cittadini di qualsiasi comune della zona: "Noi siamo con voi, questa famiglia è la nostra famiglia". Il tempo stringe. I soldi per la demolizione – a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato – sono già stati deliberati. Ma c’è ancora un ricorso pendente. Ed è per questo che i Cerretini hanno rivolto un appello a concedere almeno il tempo necessario di conoscere l’esito di quel pronunciamento. Intanto la proprietaria, Paola Cerretini dice: "Non accetterò mai di demolire la mia casa: stò cercando in tutti i modi di far emergere la verità". "Ho fornito gli strumenti al Comune di Ponsacco, per poter con una sanatoria rimediare a questo macroscopico errore, per il bene di tutti ed evitare al Comune un enorme risarcimento dei danni – spiega Cerretini in una nota – . Ma ha preferito mettere a bilancio una spesa di 120 mila euro per la demolizione".

L’iter di costrzione delle villetta iniziò nel 2015 quando i Comuni di Pontedera e Ponsacco, in cui ricade il terreno concessero i permessi a costruire. Il cantiere iniziò nel 2016 e nel 2018 è stata terminata. La demolizione è stata stabilita dal Consiglio di Stato – all’esito di una serie di ricorsi e carte bollate – "nel definitivo accertamento giudiziale della preesistenza dell’area boschiva vincolata". Nell’immediato l’obiettivo è fermare la demolizione della villetta almeno fin quando non ci sarà l’esito dell’ultimo ricorso fatto per salvarla.

C. B.