Pontedera, "Metalmeccanica in trincea contro i rincari"

Il monito del segretario generale Uilm Palombella: "Guerra, carenza di materie prime e costi rischiano di vanificare la ripresa in atto"

Il segretario generale Uilm Rocco Palombella intervenuto ieri a Pontedera

Il segretario generale Uilm Rocco Palombella intervenuto ieri a Pontedera

Pontedera, 17 marzo 2022 - La metalmeccanica va. Ma la pandemia prima, la guerra oggi, le criticità legate agli approvvigionamenti delle materie prime, il caro energia e la stangata carburante, gettano ombre sinistre sul futuro a breve termine. "La metalmeccanica è tra i settori più esposti", ha detto il segretario generale Uilm, Rocco Palombella, nel suo discorso al consiglio territoriale della Uilm Pisa che si è svolto ieri al cinema Agorà a Pontedera. "I dati più recenti ci dicono che i prezzi fuori controllo legati alla situazione che stiamo vivendo minacciano anche noi metalmeccanici, anche perché siamo il motore produttivo del Paese", ha aggiunto Palombella in una terra, la Valdera, dove la metalmeccanica ha un ruolo strategico.

"Questa zona è una realtà solida che resiste nonostante tutto – ha aggiunto Palombella – con 9mila metalmeccanici, poche grandi aziende e una miriade di piccole e medie imprese in un territorio vasto e frammentato. Anche qui si registrano problemi legati all’approvvigionamento di materie prime, ma fortunatamente nessun ricorso alla cassa integrazione. La situazione insomma è sotto controllo ma non possiamo abbassare la guardia". Il fattore tempo è decisivo e secondo la Uilm servono provvedimenti urgenti per attenuare i costi lievitati oltre il sostenibile: "Le aziende sono davanti alle prime difficoltà, gli effetti inflattivi sono il cancro della ripresa". Il sistema sta tenendo, ma senza misure mirate il dramma potrebbe essere dietro l’angolo. "Il decreto salva-prezzi su cui si sta lavorando a Palazzo Chigi per ridurre il prezzo dei carburanti e calmierare quelli di luce e gas è urgente – ha detto Palombella – e ci auguriamo che venga emanato al più presto.

Poi un focus sulla Valdera. "Bene la situazione in Piaggio – ha rilevato il segretario generale – con l’assunzione di 50 persone a tempo indeterminato e 342 a tempo indeterminato entro marzo. I ricavi hanno fatto segnare un +28% rispetto al 2020 e questa è certamente un’ottima notizia di una realtà che porta nel mondo l’eccellenza italiana. Vitesco, con i suoi 900 dipendenti e due stabilimenti in Provincia di Pisa (a Fauglia e San Piero a Grado) – sottolinea il leader della Uilm – producendo iniettori per motori diesel è legata alla transizione ecologica: al momento è rientrato l’allarme per annunciata chiusura ma questo è un tema molto ampio che dobbiamo discutere e portare nelle giuste sedi per costringere il governo a discutere di progetti concreti al fine di salvaguardare i posti di lavoro legati al settore dell’automotive in vista di questo cambiamento epocale".

Il segretario regionale Uil Toscana, Paolo Fantappiè, ha posto l’accanto sul preoccupante dislivello che si è creato tra costo della vita e salario: "una situazione che va riequilibrata rapidamente – ha detto –. Oggi sta sta andando a lavorare per essere più poveri". Circa le criticità che pesano ogni giorno di più sull’industria, oltre i rincari, "ci sono le materie prime che scarseggiano – ha aggiunto Fantappiè –. Qui si fa soprattutto assemblaggio, e si rischia di non riuscire a mandare sul mercato il prodotto finito". Le conseguenze sono facilmente immaginabili".