PONTEDERA
Da una parte auspicano che la biblioteca comunale Gronchi, chiusa dal 10 agosto scorso, possa riaprire quanto prima, dall’altra vogliono vederci chiaro su come si sia arrivati a questa chiusura improvvisa che perdura ormai da quasi quattro mesi. Il comitato "Riapriamo Biblio Gronchi" ha incontrato il sindaco Matteo Franconi, che nei giorni scorsi aveva annunciato che la biblioteca riaprirà "al più tardi entro Natale", e al quale ha chiesto alcuni passaggi. E quindi che vengano pubblicati sul sito del comune gli studi della Facoltà di Ingegneria di Pisa del novembre 2020, del marzo e del dicembre 2021. "A parere del comitato – dicono – questi studi, oltre a sottolineare le mancate manutenzioni alle strutture, evidenziano che non c’era una criticità immediata che giustificasse la chiusura dei parcheggi, come risulta invece dalla nota del dirigente del Patrimonio comunale. Tuttavia, essendo i documenti molto complessi, la messa a disposizione del pubblico potrebbe consentire una valutazione più ampia e diffusa".
Richiedono poi "che entro il 12 dicembre venga indicata la data certa della riapertura della biblioteca, privilegiando negli accessi gli utenti tradizionali (lettori bambini, giovani e adulti e studenti di ogni ordine e grado), garantendo un adeguato pluralismo da parte del maggior numero di associazioni culturali; che venga presentato, sempre entro il 12 dicembre, il nuovo piano di sicurezza della biblioteca con il maggior numero di accessi contemporanei possibili; che venga presentato un piano di attività e di rilancio della biblioteca che privilegi l’uso e la frequentazione della struttura; che venga predisposta una proposta in merito a cosa fare dei parcheggi e delle colonne (demolizione o restauro), affinché la biblioteca non resti affogata in questa situazione di ponteggi ed interdizioni parziali". Inoltre, nel corso dell’incontro, i membri del comitato hanno regalato libri al sindaco e hanno promesso che, se sarà confermata la riapertura della struttura prima di Natale, offriranno il panettone ai bibliotecari che stanno svolgendo un lavoro importante in mezzo a grandi difficoltà operative.
Luca Bongianni