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Restauri nella chiesa Collegiata: "Nuova luce al Volto Santo"

L’intervento consiste nel ripulire e ridare splendore alla pietra serena che caratterizza la cappella

Restauri nella chiesa Collegiata: "Nuova luce al Volto Santo"

di Gabriele Nuti

Nella cappella del Volto Santo, nella chiesa Collegiata di San Lorenzo, sono in corso importanti restauri che la parrocchia ha potuto avviare grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e di Credit Agricole. Ad eseguire l’intervento di ripulitura del colonnato e dei rilievi in pietra serena sono i fratelli Maria e Simone Fortuna, tra i più importanti restauratori a livello nazionale. A coordinarli, ovviamente, è la Soprintendenza di Pisa.

"Stiamo sostanzialmente effettuando una ripulitura e spazzolatura della pietra serena che nel corso dei secoli ha subito varie modifiche causate dalla stratificazione di colori, dal grigio all’oro e poi di nuovo il grigio – spiegano i Fortuna – Con questo intervento l’intero contesto dove è situato il bellissimo Volto Santo assumerà una caratteristica che farà emergere le varie modifiche che ha subito la cappella e una maggiore lucentezza riportando in superficie lo strato dorato".

"In sostanza – dice il proposto, don Donato Agostinelli che ha voluto questo restauro – l’idea di base che ci ha spinto a volere questo restauro è far riplendere la cappella del nostro bellissimo Volto Santo per farla risaltare, dandole l’importanza che merita, nella nostra Collegiata. Il Volto Santo si trovava in un contesto grigio e poco luminoso. Vogliamo ridargli quella luce che merita sia dal punto di vista religioso che artistico. L’altra mattina ho trovato in chiesa sei persone, tutte straniere, che stavano facendo il percorso del Volto Santo che parte dalla zona di Pontremoli, passa da Lucca e arriva fin qui a Santa Croce per ricongiungersi poi alla via Francigena. Si erano fermate per ammirare la nostra croce del Tredicesimo secolo, che è bellissima al pari del Volto Santo di Lucca. Ecco, credo che dopo questo restauro, e dopo altri lavori che abbiamo in programma, la nostra Collegiata debba diventare un punto di attrazione turistica per richiamare persone nel centro storico. Anche a questo deve servire la chiesa. Per la fede e la devozione dei credenti, ma anche luogo di arte e cultura. A tal proposito stiamo pensando di allestire un piccolo museo nell’abside dell’antica chiesa, che era situtata perpendicolarmente al corso e che nel Cinquecento è stata inglobata nell’ampliamento per realizzare l’attuale Collegiata".

"Per realizzare il museo abbiamo bisogno di risorse e per questo faccio un appello ad aziende, cittadini, enti vari – conclude don Donato – affinché si prendano a cuore questa nostra idea. Nel museo vorremmo esporre gli antichissimi e bellissimi Codici Miniati, paramenti e altri oggetti straordinari". Nella Collegiata è già stata ampliata e migliorata l’illuminazione.