Rap a teatro "Interazioni violente col pubblico"

Oggi e domani sul palco dell’Era lo spettacolo “Cirano deve morire“. La riscrittura di un classico vista dal regista Manzan

di Sarah Eposito

Cirano deve morire. Deve morire in quanto icona, in quanto simbolo di nemico dell’ipocrisia. È questo il concetto chiave che sta dietro l’opera, ispirata al Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, del regista Leonardo Manzan scritta insieme a Rocco Placidi che andrà in scena stasera e domani al Teatro Era di Pontedera. Una riscrittura di un classico in cui il rap musicale sostituisce e dà forza ai duelli, alle battaglie, ma anche alle famose rime di Cirano. Ne parliamo con Manzan, classe 1992, vincitore della sezione Registi Under 30 della Biennale College proprio con "Cirano deve morire" alla Biennale Teatro 2018.

Perché Cirano deve morire?

"Il titolo dello spettacolo ha due origini, la più curiosa è che nasce da un’esclamazione di un nostro amico mentre io e Rocco Placidi eravamo presi nella sua scrittura. Ha però un senso profondo. Deve morire come icona nell’immaginario collettivo".

La storia è una sorta di vendetta di colei che è la vittima dell’inganno…

"Sì. Affidiamo il protagonismo a Rossana. Siamo partiti dall’immaginare come racconterebbe lei la storia. In scena, riavvolge il nastro per far luce sulle vicende accadute anni prima. Partiamo dalla fine".

Lei ha definito l’opera consapevole e aggressiva, perché?

"Consapevole perché Rossana sa già come è andata a finire la storia e la ricorda. È uno spettacolo - concerto. Gli attori sono chiamati a rappare dall’inizio alla fine, spesso con delle interazioni dirette e violente con il pubblico. La violenza è nella forma del rap, da sempre genere di denuncia sociale, ma anche nel testo originale. Questa forma ci ha permesso di restituire l’attitudine polemica di Cirano e allo stesso tempo, la sua grande capacità di comporre in rime".

Il rap è anche un modo per avvicinare i più giovani?

"Anche. Ma non è stato quello il punto di partenza. Certo ci fa molto piacere vedere molti ragazzi in platea. È uno spettacolo partecipativo, con scene in cui gli attori sfidano il pubblico in sala a colpi di freestyle!"

L’appuntamento è per stasera alle 21 e domani alle 17. Questa sera, dopo lo spettacolo nel foyer, Filippo Lilli e Marco Ruggieri presentano Chicken Beat Live Set, un dj set con sonorità funk, hip hop, beat e jazz.