Elezioni a Pomarance: due fratelli “contro”

Candidati in liste diverse: "Nessuna competizione fra di noi"

Claudio e Mario Gaiaschi

Claudio e Mario Gaiaschi

Pomarance, 21 maggio 2019 - Non chiamateli «fratelli coltelli», perché fra i due contendenti (nelle cui vene scorre lo stesso sangue) la competizione non è da catalogare fra i sentimenti che costellano la frenesia del countdown elettorale. Due fratelli praticamente coetanei: due milanesi che, circa una dozzina di anni fa, si sono ritrovati a metter radici a Pomarance. Ma anche due avversari politici, due contendenti nell’agone delle urne per due diverse liste.

Claudio (il maggiore) e Mario (il fratello minore) Gaiaschi hanno deciso di buttarsi nella mischia elettorale: il primo, 68enne, con la lista La Sinistra Per Pomarance-Bene Comune, compagine della candidata a sindaco Ilaria Cavicchioli, il fratello più piccolo (66 anni) con la lista Insieme Per Cambiare della candidata a sindaco Ilaria Bacci.

Una lista di sinistra da una parte, una lista civica dall’altra. Entrambi ribadiscono, come un mantra, che questa sfida all’ultimo voto che si consuma tutta in famiglia non è vissuta con rivalità. Partiamo da Claudio, il maggiore dei due fratelli, candidato con Cavicchioli: «Ma quale competizione – ci racconta – oltre che fratelli, siamo due amici. Abbiamo saputo l’uno della candidatura dell’altro all’ultimo tuffo. La diversa scelta politica non intacca certo il nostro rapporto. Alla fine, politicamente siamo stati sempre diversi. Abbiamo avuto anche due vite professionali diverse, ma anni fa ci siamo ritrovati entrambi qui, a Pomarance. Non ci siamo ancora ‘confrontati’ l’uno con l’altro, ma stasera (ieri per chi legge, ndr), ci ritroveremo a cena insieme. Magari scapperà qualche frecciatina reciproca, ma niente di più».

Mario, il fratello più giovane, è in lista, come detto, con Bacci. «Fra me e Claudio c’è un clima assolutamente sereno - spiega il minore dei fratelli Gaiaschi - Non percepisco in alcun modo una competizione fra noi due, per me questo è un ‘battesimo’ con le faccende di politica, mentre mio fratello era già stato candidato qualche anno fa. Ripeto, non ci sentiamo avversari, siamo semplicemente due fratelli che hanno fatto una scelta diversa. Vinca il migliore, ma le elezioni non cambieranno il nostro rapporto di una virgola».