Giovane muore mentre lavora: gravissimo colpo alla testa, indagini su dinamica

Peccioli, accertamenti sulla tragica fine di un trentenne in un'azienda agricola

La scena dell'incidente

La scena dell'incidente

Peccioli (Pisa), 13 settembre 2021 - Doveva essere una domenica come tante altre per il giovane operaio dell’azienda agricola, ma l’appuntamento con la morte non gli ha lasciato scampo. Una morte fulminante, ma che lascia ancora qualche dubbio sulla dinamica.

E’ successo ieri in una tenuta agricola a Ghizzano, nel pecciolese. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, Singh Jitendra, 33enne di origine indiana, una specie di fattore dell’azienda, è rimasto coinvolto in un fatale incidente intorno alle 9.30 mentre si trovava su un terreno in pendenza, una specie di argine.

Subito le sue condizioni sono apparse gravi tanto che il 118 ha ritenuto necessario l’invio dell’elisoccorso mentre sul posto stava arrivando anche un’ambulanza della Misericordia di Peccioli. Ma i sanitari, dopo aver provato a rianimare Jitendralo, non hanno potuto fare altro che costatarne la morte.

E il 118 ha quindi annullato il volo del Pegaso. Con molta probabilità l’uomo è deceduto pochi minuti dopo il tremendo urto che gli avrebbe provocato un vasto trauma cranico. Resta però da chiarire la dinamica del drammatico incidente. In un primo momento i soccorritori avevano infatti parlato di un albero caduto sul malcapitato.

Albero che sarebbe stato tagliato dallo stesso. Ma con il passare dei minuti ha preso spazio un’altra ipotesi che sembra più verosimile. Il corpo del fattore non sarebbe risultato schiacciato da un peso enorme, ma avrebbe i segni di un impatto violento contro qualcosa di duro.

Pare infatti che il 33enne, potrebbe essere caduto dalla sommità dell’«arginetto» per poi finire la sua corsa contro un ciocco di legno di uno degli alberi tagliati. Un urto così violento che avrebbe provocato il trauma cranico. Sono due quindi le ipotesi che saranno al vaglio degli esperti di medicina del lavoro dell’Asl che ieri hanno eseguito i primi accertamenti.

Il corpo è rimasto steso su quel terreno per alcune ore per permettere ai tecnici di stabilire come il 33enne si è procurato quella ferita mortale. E per capire se in quel momento stesse eseguendo qualche tipo di lavoro o se si trovasse lì per altri motivi ed è scivolato battendo la testa. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Poi il corpo è stato portato a medicina legale a Pisa. Il giovane abitava proprio dentro l’azienda e lascia una moglie e due figli. Una tragedia in una domenica che non doveva finire così e che ha scosso un’intera comunità.