Montopoli futura, la parola passa ai cittadini

Prendono il via i tavoli programmatici con i residenti per discutere, suggerire e cambiare il nuovo piano strutturale

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di Marcello Baggiani

In nome del principio della partecipazione popolare, sindaco, assessori, progettista e responsabili dell’ufficio tecnico di Montopoli, hanno presentato le strategie del nuovo piano strutturale. In una sala gremita, messa a disposizione della Pubblica Assistenza di Capanne, l’amministrazione comunale ha illustrato agli astanti, previa registrazione, di partecipare a diversi tavoli programmatici. Questo ha permesso non solo di toccare con mano le caratteristiche del territorio di competenza, ma anche di promuovere idee di cambiamento dato che come spiegato più volte dal primo cittadino il piano strutturale non è della semplice maggioranza che ha presentato una bozza di progetto, ma di tutta la collettività: "Il piano è di tutti e tutti abbiamo il diritto e il dovere di partecipare alla sua stesura – ha dichiarato il sindaco Giovanni Capecchi –. Abbiamo redatto, insieme all’aiuto di giovani professionisti, una bozza di progetto. E’ un documento politico non granitico. E’ passivo di eventuali modifiche e la giornata di oggi è uno dei primi appuntamenti di discussione sul tema".

E’ iniziato quindi un confronto sulla visione per il futuro di Montopoli divisa in macro-aree, coincidenti più o meno con le frazioni. Un piano per dettare le regole di comportamento in visione futura; il tutto per ottenere uno sviluppo più costruttivo possibile. Uno studio d’insieme per collocare un polo culturale, uno educativo, uno produttivo e uno naturalistico e dare loro un senso. Tutte priorità che si dovranno intersecare con la mobilità sostenibile, l’energia verde e una connettività al passo coi tempi. "All’interno della programmazione necessita intercettare i bisogni da tradurre in indirizzi operativi. Strategie sul territorio con una proiezione di trenta o quaranta anni. Quello che prima era il piano regolatore – spiega Fausto Condello dell’ufficio tecnico -, oggi è stato suddiviso nel regolamento urbanistico per l’operatività e nel piano strutturale per le strategie. Quest’ultimo, nella nuova versione riconduce le UTOE, unità territoriali organiche elementari, a un’uniformità sistemica sul territorio organica con l’ambiente circostante".

Alla fine della mattinata i tavoli di condivisione con la cittadinanza risultavano ancora molto attivi e in continuo fermento. Idee, analisi storiche, memorie tutte mantecate in discussioni civili e costruttive nell’accezione più calzante di partecipazione popolare.