Metalmeccanici in piazza per chiedere nuove politiche sul lavoro

Ugl: «Un rilancio economico e sociale per uscire dalla crisi post covid»

Occupazione a livelli pre Covid ma il ricorso alla Cassa integrazione non cala

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Pisa, 24 giugno 2020 – Una manifestazione che coinvolgerà tutte le province per chiedere politiche industriali che puntino allo sviluppo e all’occupazione. L’iniziativa è prevista per venerdì, 26 giugno, dalle 9.30 alle 12 ed è organizzata dall’Ugl metalmeccanici. Antonio Spera, segretario nazionale dell’Ugl metalmeccanici ha riunito in teleconferenza i vari coordinamenti nazionali della federazione per mettere a punto i dettagli organizzativi in vista della manifestazione di venerdì che avverrà davanti a tutte le Prefetture d’Italia. «I dati Istat sul crollo della produzione industriale sono sconcertanti: -19,1% ad aprile con -42,5% su base annua. Non possiamo più permetterci – spiega Spera – di perdere altro tempo». Tra i settori più colpiti dal lockdown, il comparto dell’auto che fa registrare un calo del 100%.

«Un tracollo economico – prosegue il segretario – che ha colpito il nostro Paese e che sta provocando la chiusura forzata di attività produttive strategiche, con effetti devastanti sulla ricchezza nazionale e sulla tenuta sociale». L’Ugl metalmeccanici ritiene necessari interventi come la riduzione della pressione fiscale, il taglio del cuneo fiscale, salari più robusti, una sferzata nella gestione dei 160 tavoli di crisi al MiSe e un rilancio del mercato interno. «Presenteremo un documento – conclude – a tutti i Prefetti a fine manifestazione perché le proiezioni del Centro Studi Ugl, in cui si stima prossimamente oltre un milione di posti di lavoro a rischio, sono preoccupanti. Urge, dunque, un immediato shock fiscale per dare ossigeno alle imprese con un programma di investimenti in grado di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e ciò può avvenire solo con un rilancio economico e sociale».