"Sessualità, non confondete i bimbi". Il Comune farà rimuovere il manifesto

La polemica a Pontedera. L'assessore Nardini: "Questi manifesti non sono sinonimi di libertà di espressione"

Il manifesto contro il gender affisso nella zona della stazione a Pontedera

Il manifesto contro il gender affisso nella zona della stazione a Pontedera

Pontedera (Pisa), 3 ottobre 2022 - Il manifesto contro il gender ha le ore contate. Il bimbo con il broncio e il fiocchino rosa è l’immagine che l’associazione Pro Vita e Famglia ha fatto affiggere in città (nella zona del terminal dei pulman alla stazione) con la scritta: "Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. Stop gender" Con l’appello a donare il 5x1000 alla stessa associazione. L’assessora Carla Cocilova ha scritto su Facebook che "al Comune sono pervenute diverse segnalazioni su questo manifesto e con il sindaco abbiamo chiesto agli uffici competenti di istruire una ordinanza per disporne la rimozione come è stato già fatto in altre città italiane". "C’è una legge che vieta espressamente questo tipo di messaggi – il commento di Cocilova – che specifica come sia vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali".

«Questi manifesti non sono sinonimi di libertà di espressione – rincara la dose l’assessore regionale Alessandra Nardini – Ma sono messaggi vergognosi, finalmente, da qualche tempo, vietati per legge. Sono contenta e orgogliosa della scelta dell’amministrazione comunale di Pontedera. Se ne faccia una ragione chi pensa di imporre un pensiero così retrogrado e dannoso per la società".