Maltrattamenti alla Stella Maris, il Comune dispone verifiche sulla struttura

Fauglia, il sindaco Carlo Carli: "Questa vicenda per la nostra comunità è un cazzotto nello stomaco. Chiediamo piena luce e massima severità"

Carlo Carli

Carlo Carli

Fauglia, 23 marzo 2017 - "Faremo la nosdtra parte, anzi posso dire che il Comune sta facendo e farà ancora verifiche sulla struttura di Montalto della Stella Maris: le faremo per quanto riguarda lo stato manutentivo che è a carico della Fondazione e per le questioni che alla manutenzione sono connesse». Paole chiare quelle del sindaco Carlo Carli, dopo che l’avvocato Francesco Guardavaccaro – difensore di uno dei nove operatori della struttura accusati di maltrattamenti ai danni di pazienti – ha annunciato che nelle investigazioni difensive, tra altri aspetti, chiederà contezza al Comune sullo stato dei luoghi e sull’espletamento dei controlli.  «L’immobile di Montalto è proprietà del Comune – spiega il sindaco –. Tra Stella Maris e municipio c’è un accordo formale che prevede, a fronte di un affitto contenuto, che sia la Fondazione a provvedere a tutte le necessità di manutenzione ordinaria. Su quest’aspetto, anche in ragione di alcuni elementi, gli uffici hanno avviato accertamenti. Per il resto siamo a completa disposizione della Procura della Repubblica di Pisa per fornire ogni supporto». La vicenda dei presunti maltrattamenti a Montalto, diventata indagine giudiziaria (pm Paola Rizzo) sulla denuncia della mamma di un paziente a cui sono seguite anche due lettere anonime – una delle quali contiene riferimenti ad un quadro che andrebbe avanti da tempo tra insabbiamenti e silenzi – sta creando imbarazzo anche nella piccola comunità di Fauglia.  «Massima chiarezza e piena luce sui fatti, e non sono queste parole di rito – aggiunge il sindaco Carlo Carli – Ma interpretano il sentimento della popolazione: la Stella Maris è un fiore all’occhiello per il nostro territorio, da sempre orgoglioso di ospitarne un piccolo centro comunque legato ad una realtà di valore scientifico internazionale. Questa vicenda, per tutti noi, è un cazzotto nello stomaco».  Anche il cuore di Carlo Carli – come quello dell’avvocato Guardavaccaro che della Stella Maris fu presidente in sostituzione di don Cheti – è diviso in due parti, unite però dal desiderio forte di verità: «Da una parte il ruolo di sindaco – spiega – E dall’altra quello di una persona che ha lavorato dieci anni alla Stella Maris, che è stato educatore e poi anche responsabile i vari settori collegati al lavoro con gli adolescenti ed i giovani adulti. Anche in ragione di questo, pur conoscendo difficoltà e problematiche nell’assistere determinati soggetti, dico che quello che non va in questa struttura deve venir fuori, se sono stati fatti maltrattamenti deve essere usata la massima severità e le responsabilità ed i responsabili devono venire tutti fuori».