"Devo vedere una persona", avrebbe detto Flavia ad una persona uscendo dal Don Carlos. Ma chi? E per cosa? E’ finita in una trappola? C’è una certezza granitica in questo giallo. Drammatica: Flavia è sparita. E con lei la macchina con cui era uscita quella sera: una Opel Mokka, targata GK436CY, che in tutti questi giorni non è mai più stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza o adibite al riconoscimento targhe di tutto il territorio toscano. La macchina resta un punto chiave di un’indagine della polizia a trecentosessanta gradi. Nella quale si scava nella vita di Flavia, nel suo giro di amicizie e conoscenze per dare un copione a quello che può essere accaduto nel cuore di quella notte in cui Flavia è diventata un fantasma. La prima ipotesi, quella di un allontanamento volontario, in tutti questi giorni non ha trovato riscontri: la 54enne non aveva ragioni evidenti per far perdere le proprie tracce; è emerso che conduceva una vita tranquilla, e che con il marito Emiliani aveva progetti importanti.
Nei giorni precedenti la scomparsa la coppia era stata anche in banca per iniziare la trattativa di un mutuo;: volevano compare casa e realizzare un altro sogno. Il giorno seguente a quello della scomparsa, insieme, dovevano andare a comprare il regalo per il compleanno della nipote che sarebbe stato festeggiato la domenica.
Flavia, inoltre, è una donna forte, un carattere deciso, che sapeva gestire le situazioni. Ma allora, che fine ha fatto? Cos’è successo al ritorno dalla discoteca, quando la targa della sua auto viene inquadrata un’ultima volta mentre, in Valdera, percorre la strada in direzione opposta a quella di casa. Chi è alla guida? Le immagini delle telecamere - da quanto abbiamo appreso – non avrebbero consentito, finora, di identificare il conducente e dire con certezza che era Flavia la persona al volante. Non hanno consentito, fin qui, neanche di dire se in macchina c’erano una o più persone. Flavia uscì di casa, venerdì 11 ottobre, con pochi soldi. In questi giorni sul conto corrente non stato fatto alcun prelievo, anche il passaporto è rimasto a casa, come tutti i suoi vestiti. In tutti questi giorni neanche un segnale: nemmeno una telefonata alle sorelle in Brasile che sentiva quasi giornalmente.
Si cerca Flavia e si cerca la sua auto. Ieri, nel primo pomeriggio, si era diffusa la notizia – poi smentita dagli inquirenti – di un ritrovamento della macchina. Trovare il mezzo significherebbe acquisire un tassello importante di un rompicapo che la polizia, con un lavoro incessante di accertamenti e verifiche, cerca di risolvere. Si scava nella vita di Flavia: anche scandagliando il suo computer e il web, a caccia di possibili indizi.
Carlo Baroni