La San Miniato del ’44 E il premio Vittorio Taviani

Cerimonia e onori all’ottore David Riondino e al fotografo Umberto Montiroli

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Ha voluto esserci anche il predente della Regione Eugenio Giani, con il suo consigliere Vittorio Gabbanini, a sottolineare l’importanza della "Toscana dei Taviani", di rendere omaggio ad un capolavoro che ha compiuto quarant’anni proprio "nel significativo giorno in cui si celebra la memoria", e al maestro Vittorio che è scomparso cinque anni fa e che San Miniato, dal 2018, ricorda con premio. Quest’anno assegnato a David Riondino che di quel film, "La notte di San Lorenzo", ha rappresentato un’immagine iconica: il fascista trafitto dalle lance – scena impressa sulle locandine che hanno accompagnato la pellicola nel mondo – nella ricostruzione epica della battaglia del grano, sui colli di una San Miniato dilaniata dalla guerra civile, ma incamminata verso i liberatori. Una giornata di emozioni, a Palazzo Grifoni per l’evento "Good morning Taviani", dedicato al premio alla memoria di Vittorio e, quest’anno, alle quaranta candeline sulla torta de "La Notte di San Lorenzo", il film nel quale i cineasti rievocarono la loro giovinezza nell’estate di sangue e passione del luglio 1944.

L’evento è stato organizzato dal Comune e dal Centro Cinema Taviani, con il sostegno della Fondazione Crsm guidata da Antonio Guicciaridni Salini e rappresentata in sala da Massimo Bacchereti e Piero Ulivieri. Importante il sostegno degli sponsor: azienda Glc, Gruppo Valiani, Toscolapi, Generali Assicurazioni, Go Green, Azienda Speciale Farmacie. Il premio è stato consegnato dal sindaco S Giglioli all’attore Riondino – regista, musicista, scrittore – allora giovane protagonista del film in alcune delle sue scene più toccanti. Un premio (una statua in bronzo dell’artista Marcello Scarselli) consegnato dal primo cittadino insieme ai figli di Vittorio, Giuliano e Francesca. In sala c’era anche Ermanno Taviani, figlio di Paolo. Premio alla memoria di Vittorio Taviani anche ad Umberto Montiroli, storico collaboratore dei due registi dal 1977 ad oggi: da "Padre Padrone" in poi, Montiroli ha catturato e fermato le immagini più belle dei set dei Taviani. Giuliano Taviani, intervenendo alla serata, ha ringraziato "San Miniato e sottolineato il legame forte, carico di significati, che c’è tra i Taviani e la città, tra i Taviani e la Toscana", auspicando che possa tradursi in tante altre iniziative.

Il sindaco Giglioli ha detto : "I Taviani sono il nostro fiore all’occhiello – ha spiegato Giglioli con a fianco l’assessore alla cultura Loredano Arzilli –. Con il loro cinema di passioni forti hanno portato la nostra città sui palcoscenici dei grandi premi internazionali". Dalla Palma d’Oro a Cannes, all’Orso d’Oro a Berlino, tanto per ricordarne due. Sala gremita e tante istituzioni presenti, come il Dramma Popolare con il presidente Marzio Gabbanini. Emozioni anche nel momento in cui la serata è entrata nel ricordo vivo del film. Il Centro Cinema ha reso omaggio al capolavoro dei Taviani con un docu film del regista Leonardo Casalini intitolato ’44: una carrellata di testimonianze di sanminiatesi che hanno frugato nei ricordi alla ricerca dell’orrore e della speranza che si palesò davanti ai loro occhi di bambini nei giorni in cui San Miniato finì a ferro e fuoco. Trenta minuti, realizzati con sensibilità e poesia: un autentico omaggio al valore della memoria.