Quali scenografie si vanno delineando per la tornata elettorale del 2024 nella quale sarà coinvolta anche San Miniato? Partiamo dalle attuali forze di opposizione. Dovrebbe essere in dirittura d’arrivo – anche nei giorni scorsi ci sarebbero stati incontri – l’accordo del centrodestra per presentarsi unito alle urne: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia avrebbero anche focalizzato già l’attenzione sul possibile candidato che sarebbe un professionista d’esperienza. Per l’ufficializzazione del nome dovrebbe essere questione di poco tempo, quando ne basta per vedere quale mossa viene fatta nel centrosinistra dove il confronto è ancora in corso. Poi c’è CambiaMenti, guidato da Manola Guazzini, il gruppo che ha fatto l’opposizione più dura alla giunta Giglioli. CambiaMenti potrebbe essere anche il vero ago della bilancia con la sue dote di voti: furono quelli decisivi, alla tornata elettorale del 2019 a mandare il Pd – per la prima volta nella storia di San Miniato – al ballottaggio.
Guazzini, che abbiamo contattato, sgombra il campo, anche da alcune indiscrezione che circolano sulla possibilità di un cartello unico dell’opposizione unità contro il Pd ed il centrosinistra: "Non buttiamo via il grande lavoro fatto in questi cinque anni di opposizione istituzionale e puntuale – dice –. Noi siamo una lista civica e tale restiamo. Ripartiremo da quanto abbiamo fino ad oggi". Si delinea quindi una scenario nel quale CambiaMenti dovrebbe andare alla prova del voto con un proprio candidato sindaco.
C’è anche Italia Viva, che oggi ha un consigliere comunale, frutto del passaggio di un consigliere della lista civica che, a legislatura iniziata, formò un altro gruppo dando vita ad una rappresentanza non uscita dalle urne. Dove e come si posizionerà Italia Viva che potrebbe giocare un ruolo strategico? Sembra che ci siamo incontri in corso per un accordo con il centrosinistra dove stanno continuando consultazioni e riflessioni per arrivare alla riconferma quale candidato della coalizione del sindaco uscente Simone Giglioli. Il confronto, si apprende, è ancora in svolgimento. Si tratterebbe, anche stavolta, di una compagine composta dal Pd e liste satellite, anche di stampo civico. Quelle del 2024 sono elezioni nelle quali, anche a San Miniato, non ci saranno più vittorie e tavolino. Ma duelli all’ultimo voto.
Carlo Baroni