
Un network fieristico di alto profilo per mostrare l’eccellenza del prodotto
La crisi c’è con i numeri ancora lontani da quelli pre Covid e con il lavoro interessato da fasi di stallo e ripartenze tiepide. Ma la pelle è pronta a brillare portando la sua eccellenza in quello che è un vero e priprio giro del mondo di promozione. Esplorazione creativa, condivisione progettuale, networking commerciale: il sistema fieristico lineapelle rafforza la propria leadership e si propone in modo ancor più convinto e convincente come momento di sintesi stilistica e produttiva per la filiera globale della moda, del lusso e del design. Il 22 e 23 maggio, in virtù di lunga collaborazione, Lineapelle ha presentato in Giappone, all’interno di Tokyo Leather Fair, gli ultimi sviluppi stilistici. Stagione di riferimento: primavera/estate 2026. Lo ha fatto, come da tradizione, allestendo alcune frequentatissime Trend Area e accogliendo i visitatori nipponici nei seminari di approfondimento delle tendenze riassunte dal mood My Head in The Clouds.
Archiviata Tokyo, è arrivato il momento di entrare nella dimensione della prossima stagione. Così l’autunno-inverno 2026-2027 si presenta, secondo il Comitato Moda Lineapelle, come un momento caratterizzato dalla necessità di “pensare fuori dagli schemi” e “mettere in discussione le proprie convinzioni” per sperimentare nuova libertà creativa, alla luce di una “filosofia dell’attesa” sintetizzata dal concetto “Just Before”. Nello sviluppo dei materiali la ricerca si muove tra passato e futuro, oscillando tra minimalismo e massimalismo, mescolando estetiche opposte con audacia e originalità. Un gioco di contrasti dove colori neutri convivono con espressioni eccentriche e l’espressione si libera spontanea. Suggestioni e stimoli che troveranno espressione nelle due international preview di Londra (8 luglio) e New York (16-17 luglio) e a Lineapelle Milano (dal 23 al 25 settembre) dove già oltre 1.100 espositori (dato aggiornato al 27 maggio) hanno confermato la propria presenza. Una dimostrazione di forza e internazionalità per un evento che con un’identità che va oltre l’essere “solo” una fiera.
Carlo Baroni