"La geotermia? Può aiutarci a conservare i vaccini"

La proposta del presidente Cosvig Emiliano Bravi: "L’energia della Terra anche per la catena del freddo"

Il presidente Cosvig Emiliano Bravi

Il presidente Cosvig Emiliano Bravi

Val di Cecina, 1 febbraio 2021 - I mille utilizzi della geotermia. Quel vapore che esce dalla terra e che caratterizza il paesaggio nel cuore della Toscana è usato da secoli per svariate attività umane. Perché non utilizzarlo anche per mantenere al freddo il vaccino anti Covid? Soprattutto in vista dell’arrivo in commercio di vaccini che possono essere conservati anche a temperature più alte rispetto a quello della Pfizer. È la provocazione che lancia Emiliano Bravi presidente del Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche.

"Per chi conosce questi territori e la potenzialità della coltivazione geotermica – dice Bravi – sembrerà un’ovvietà. Il punto è che serve una prospettiva nuova, l’energia si può utilizzare in mille modi, dalle serre al riscaldamento delle case. E perché no anche per mantenere inalterata la catena del freddo per i vaccini". "È un tema che va approfondito – continua – serve una visione comune. Perché se ad oggi non è ancora così è per il fatto che in pochi hanno creduto alle reali possibilità. La coltivazione della risorsa geotermica va vista a 360 gradi, noi ci siamo". L’idea di utilizzare il vapore per la conservazione dei vaccini è suggestiva, anche se tecnicamente da approfondire. "L’energia geotermica – ha commentato la sindaca di Pomarance Ilaria Bacci – ha delle enormi potenzialità ancora in gran parte inesplorate e inutilizzate. Può essere utilizzata in tutti i processi produttivi che necessitano di energia termica e in molti settori tecnico scientifici ma anche per lo sviluppo del settore turistico e culturale. La sfida del prossimo futuro è cogliere le occasioni che ci saranno per utilizzare la geotermia in tutte le sue potenzialità. Abbiamo a disposizione un tesoro e dobbiamo averne prima di tutto la consapevolezza e poi la capacità per poterlo utilizzare al meglio".

«Le critiche che arrivano dalla rete delle imprese geotermiche che chiedono una trasformazione del Cosvig? – conclude Bravi – Rispondo che dobbiamo fare squadra. Il Consorzio gestisce i soldi dei Comuni geotermici, i suoi datori di lavoro. Rendiamo possibile nella pratica ciò che vogliono i Comuni, mettiamo in moto un feedback veloce per realizzare i loro progetti. Chi mette in giro false aspettative commette un errore, come è sbagliato alzare i toni. Uniti contiamo qualcosa, divisi non contiamo niente. Abbassiamo i toni, i protagonismi fanno male, male al territorio".