Il vescovo Andrea verso la diocesi di Arezzo

Indiscrezioni sempre più insistenti lo danno come successore di monsignor Fontana. Giovedì ci sarà l’annuncio ufficiale in Cattedrale

Monsignor Andrea Migliavacca vicino a lasciare il timone della Diocesi di San Miniato che si estende anche su una fetta consistente della Valdera? Indiscrezioni, sempre più insistenti, lo danno ad Arezzo. Chiunque sarà prescelto a raccogliere l’eredità di Riccardo Fontana riceverà l’ultimo abbrivio giovedì a mezzogiorno. In Cattedrale, naturalmente, la casa della Diocesi e insieme la sede dei grandi annunci della chiesa aretina. La convocazione è arrivata ieri dallo stesso Fontana a tutti i parroci e a tutti i sacerdoti. Ma non è rivolta solo a loro: si parla di diaconi, ministri (naturalmente del culto), membri del sinodo e comunque a tutto il "popolo di Dio". Suona la campana a distesa per tutta la diocesi: a otto mesi quasi esatti dalla lettera con la quale il vescovo aveva rassegnato le dimissioni al famoso compimento dei 75 anni di età.

Sarà Migliavacca? Ormai la notizia sembrerebbe praticamente certa. Ma il condizionale resta assolutamente d’obbligo.

Tutti gli indicatori, però, andrebbero in questa direzione, filtrata per la prima volta da ambienti della bellissima San Miniato, la chiesa che il pastore guida dal 2015. La conferma definitiva la avremo giovedì. Ma certo tutti gli altri nomi che si sono rincorsi in questi mesi ormai sembrerebbero ampiamente scavalcati dal vigoroso monsignore che arriverebbe qui con la forza dei suoi 55 anni, appena compiuti alla fine di agosto.

Le radici in Lombardia, per l’esattezza a Pavia, nella cui Cattedrale "cantò Messa" a 25 anni. Esperto di diritto canonico, fino a diventare giudice del tribunale ecclesiastico della sua regione. Ma fin dall’inizio un’attenzione al mondo giovanile ma anche un interesse a 360 gradi sul mondo che lo circonda. Qualche esempio? Beh, l’aperitivo dei giovani della diocesi, una sorta di evento in piazza del Duomo a San Miniato all’inizio dell’estate. E l’attenzione a cercare i ragazzi, e insieme i fedeli, lì dove sono. Elementi che ne fanno un uomo del Concilio, cosa niente affatto scontata, e quindi in questo senso sulla linea di Fontana, che a questo ha dedicato un intero Sinodo oltre che mille delle sue lettere d esortazioni ai sacerdoti e ai laici.

Un lombardo, monsignor Migliavacca, ormai con i piedi ormai ben piantati in Toscana: che sarebbe costretto per la nomina data per imminente a lasciare sul più bello una sua "creatura", il Giubileo della diocesi dalla quale arriva. Una Diocesi che compie 400 anni, parecchi più dei suoi, e i cui festeggiamenti stanno per partire. Ma allora il suo trasferimento ad Arezzo, sempre che le indicazioni vengano confermate, sarebbe ormai consolidato. Come la sua attenzione ai giovani appunto che. Ha un profilo Facebook aggiornatissimo, che spazia dal convegno catechistico concluso nei giorni scorsi fino alla morte di Gorbaciov ("ha cambiato la Storia regalandoci speranza") o alle foto delle uscite con i suoi scout. Durante la pandemia invece di rinunciare agli incontri con la gente, decisivi nella sua missione, li aveva spostati sulle altre piattaforme disponibili, comprese le letture bibliche. Come Fontana ama mettere proprio la Bibbia, prima ancora che la devozione, al centro della chiesa. Perfino da remoto.