Il regalo di compleanno? Servono donazioni

"Siamo a circa l’8% in meno". L’Avis compie settant’anni e festeggia stasera con un concerto, ma lancia l’allarme-sangue

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Sarà il primo atto dei festeggiamenti per le 70 primavere dell’Avis Intercomunale Volterra-Alta Valdicecina, con un concerto-omaggio della Filarmonica Puccini di Pomarance in programma stasera alle 21.15 al teatro dei Coraggiosi, preludio alla grande festa dei donatori di sangue che si terrà il prossimo 2 ottobre. Un’associazione che si intreccia in maniera indelebile a un territorio generoso, in cui Avis è una punto di riferimento non solo per i propri associati. "La nostra associazione, nel rapporto donatoripopolazione, è fra le più alte della Toscana – sottolinea il presidente Avis Luciano Ceppatelli – nel 2021, siamo state fre le prime 15 associazioni, su un totale di 170, sul territorio regionale. Dati che confermano la forza di Avis come pietra miliare nel territorio per il volontariato e per il mondo dell’associazionismo". Ecco alcuni dati: nel corso del 2021 sono state effettuate quasi 2.400 donazioni, con 1.200 donatori effettivi, mentre il 2022 ha visto prevalere un calo, una diminuzione fisiologica a livello generale.

"Al momento, viaggiamo su una percentuale in negativo di donazioni che si aggira sull’8% - riprende il presidente Avis – in un quadro in cui, in alcune zone della Toscana, siamo arrivati a cali a due cifre. L’analisi è chiara: c’è ancor più bisogno di sangue, intanto perché sono ripresi a pieno ritmo gli interventi chirurgici fermati dalla pandemia. Inoltre le persone hanno ripreso a viaggiare, anche in località esotiche, e prima di poter effettuare una nuova donazione occcorrono mesi. Se il trend dovesse confermarsi, in questo anno forse perderemo 200 donazioni. Ma se vogliamo gettare uno sguardo verso un orizzonte ancor più ampio, il bisogno di sangue rigurda non solo le urgenze sanitarie, penso a interventi chirurgici o trasfusioni, perché una fetta di donazioni serve anche a portare avanti la ricerca e la sperimentazione. E quindi a salvare altre vite. Per questo donare resta e resterà il dono più prezioso verso gli altri".

E Avis si è completamente aperta al territorio, in un processo di inclusione che ha visto partecipare scuole e imprese. "Abbiamo avviato - conclude il presidente - campagne di sensibilizzazione alla donazione con studenti, associazioni sportive e con un’azienda locale, la Smith di Saline, in cui abbiamo già raccolto le prime adesioni".

Ilenia Pistolesi