Il liceo, tra spese e promesse: "Il fallimento della giunta"

Duro attacco di CambiaMenti sulla questione "Marconi": "Neanche una traccia di soluzione" .

"Quello del sindaco Simone Giglioli è solo un libro dei sogni". Parole che Manola Guazzini, leader di CambiaMenti, pronuncia tornando a parlare della questione liceo. L’ultimo consiglio comunale, come noto, ha visto il primo cittadino, rispondere ad un’interpellanza su questa ferita aperta. "Il Comune fa finta di non entrarci nulla in questioni che riguarderebbero la Provincia – dice Guazzini –, come se la Provincia non fosse attualmente un ente di secondo grado espresso dai Comuni, del cui consiglio per altro il sindaco Giglioli fa parte, e come se non fosse stata l’amministrazione comunale di San Miniato, nel consiglio comunale straordinario dell’8 novembre 2022, a dettare all’amministrazione provinciale un’ipotesi di soluzione della cui attuazione, a un anno di distanza da quel consiglio, non si vede traccia".

"La risposta, estremamente sbrigativa, si concentra esclusivamente sulle altre questioni per dire che anche solo per la demolizione della vecchia sede (figuriamoci poi per la risistemazione in funzione delle esigenze del Cattaneo) ci vogliono un sacco di soldi che non ci sono – sottolinea Guazzini – , che forse si troveranno per realizzare la sola demolizione, ma non sicuramente, e non a breve". "E che forse si cercherà un modo per impedire utilizzazioni inappropriate dell’edificio fino a quando non sarà definito – aggiunge Guazzini – , e per quanto riguarda la sede della Scala, ci si affida alla buona volontà della proprietà per risolvere i problemi a breve e ci si chiude in un voluto mutismo circa le prospettive di più lungo periodo".

"Intanto – aggiunge il capogruppo di CambiaMenti – il versante settentrionale, dove insiste il vecchio liceo, è in stato precario. Si continuano a spendere soldi senza vedere risultati: soldi per l’affitto dell’immobile de La Scala, soldi per portare i ragazzi con i mezzi a fare educazione fisica a Fontevivo, soldi per l’immobile di San Donato, che fu adibito a liceo e poi abbandonato perché non sicuro. Soldi e soldi ovunque". "Ma non c’è una minima traccia di soluzione – conclude – e, tanto meno, di passi veri, per dare un vero liceo a San Miniato che dovrebbe nascere a Ponte a Egola in un’area che continuo a ritenere non idonea".

C. B.