"Il Keu sotto la strada non ha inquinato i pozzi"

Il rapporto di Arpat sui campionamenti effettuati sulle varie matrici ambientali: l’attesa ora è per gli accertamenti fatti sui terreni

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SANTA CROCE

di Carlo Baroni

Nei 33 pozzi analizzati i valori sono sempre inferiori alle soglie di contaminazione stabilite dalla norma per le acque sotterranee. A darne conto è Arpat che ha condotto accertamenti sui metalli considerati indicatori del potenziale impatto dovuto alla presenza di materiale riciclato contenente Keu. L’agenzia, spiega una nota, sta collaborando alle indagini condotte dall’autorità giudiziaria e, parallelamente, sta portando avanti propri accertamenti volti alla tutela delle diverse matrici ambientali. Come, appunto, per quanto riguarda le acque sotterranee. All’esito dei campionamenti nei pozzi privati "non si riscontrano attualmente effetti derivanti dall’utilizzo di aggregati riciclati contenenti Keu nei cantieri del lotto V della SR 429".

Per quanto riguarda i terreni – le presunte terre avvelenate – , nel mese di maggio, Arpat ha prelevato campioni di terreni da inviare ai propri laboratori per le opportune analisi, ovvero test di cessione e verifica del rispetto delle concentrazioni di soglia di contaminazione I campioni prelevati sono stati circoscritti alla zona compresa tra la rotatoria di Brusciana e l’opera di scavalco della ferrovia Empoli-Siena, rampa nord in direzione Empoli; le indagini hanno riguardato in particolare il materiale che costituisce il rilevato di sostegno della sede stradale. Di tali campioni non sono ancora disponibili gli esiti analitici.

Arpat, spiega ancora la nota, "si è inoltre resa disponibile ad elaborare una proposta per una seconda fase di approfondimento di indagine, che preveda uno studio ragionato delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche dell’area e che, unitamente agli esiti dei campionamenti effettuati nei suoli adiacenti il lotto V della SR 429, permetterà di individuare in maniera più precisa e mirata la zona da indagare e monitorare così da verificare l’eventuale contaminazione delle matrici ambientali da parte degli aggregati riciclati contenenti Keu".

La campagna di accertamenti e approfondimenti è scattata con l’operazione keu della procura antimafia, su traffico illecito di riifiuti e corruzione nel distretto di Santa Croce nell’ambito della quale sono indagate 19 persone. Secondo gli inquirenti Il Keu che usciva dall’impianto Aquarno di Santa Croce veniva inviato alla ditta Lerose di Pontedera che lo riciclava per riempimenti e sottofondi stradali nonostante, secondo le indagini, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Invece sarebbe finito a tonnellate nel V lotto della 429, in mezza provincia e anche altrove.