"Giusto combattere l’evasione Ma senza costi per i negozianti"

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Pos obbligatorio da ieri in tutte le attività commerciali. Altrimenti scattano le sanzioni. I commercianti non sono contrari a riscuotere con bancomat e carte di credito, ma quello che chiedono è di azzerare le commissioni. In particolare per le piccole transazioni. "Abbiamo pagamenti i cui guadagni sono minimi, se ci mettiamo anche le commissioni del pos rischiamo di rimetterci – le parole di Andrea Del Nista, tabaccaio di Montescudaio e referenti della Fit Confcommercio provincia Pisa – E’ dal 2014 che portiamo avanti questa battaglia, che è nazionale, ovviamente, non provinciale. Ancora non siamo arrivati a niente, ma andiamo avanti".

Valentina Aurilio e Claudio Del Sarto, presidente e coordinatore di Confesercenti Pontedera Valdera, mettono l’accento anche sulla difficoltà della copertura internet. "Non è il caso di Pontedera, per carità – dicono – Ma ci sono realtà più piccole e periferiche in territori della Valdera, dove il pos non prende perché non c’è linea. E, allora, si è voluto imporre a livello governartivo una decisione senza garantire il servizio. E poi c’è il propblema delle commissioni che in caso di piccole spese, un caffè, un giornale, ma anche più alte di 1-2 euro, penalizzano il commerciante. Banca d’Italia e governo devono trovare un accordo e togliere tutte le commissioni".

"Siamo da sempre favorevoli allo sviluppo di misure di contrasto all’evasione fiscale, ma assolutamente non seguendo la strada delle sanzioni – dice il direttore di Confcommercio provincia Pisa Federico Pieragnoli – È inaccettabile un sistema che vara e addirittura anticipa provvedimenti punitivi che hanno il solo effetto di massacrare commercianti e partite Iva anziché perseguire l’evasione fiscale con interventi sull’insostenibile pressione fiscale che grava su imprese e lavoro".