Filiera della moda in crisi: "Grande preoccupazione". La Regione si mobilita

Un tavolo sulle difficoltà del settore conciario e risorse mirate a livello nazionale. Intanto arrivano da Roma le prime rassicurazioni del ministro al presidente Giani.

Filiera della moda in crisi: "Grande preoccupazione". La Regione si mobilita

Filiera della moda in crisi: "Grande preoccupazione". La Regione si mobilita

La crisi affonda il morso. Concia, calzature e pelletteria sono in fortissima difficoltà. Tre tasselli della filiera della moda per i quali la politica si mobilita, dopo che i dati di cassa integrazione, licenziamenti, e cali di fatturato, lasciano intravedere scenari forieri di grande preoccupazione. Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza una risoluzione che impegna anche la giunta a valutare le proposte delle associazioni dei rappresentanti datoriali e dei lavoratori del distretto conciario del Valdarno per mitigare le attuali criticità del settore. Nelle premesse della risoluzione si ricordano i dati economici in calo che riguardano il settore della moda in Toscana: -21% dell’export delle calzature, -10% delle pelli prodotte nel comprensorio del cuoio. "Unione nazionale industria conciaria - si legge - ha stimato per il comprensorio toscano, a livello di settore conciario, per l’anno 2023 rispetto all’anno 2022: un calo del 10,1% del fatturato e un calo del 9,8% dell’export".

L’atto ripercorre anche alcune proposte presentate in audizione: dall’estensione della cassa integrazione dell’industria, all’azzeramento dei contatori della cassa per l’artigianato e il suo ulteriore finanziamento, ma anche la concessione di moratorie sui finanziamenti, il credito alle micro e pmi, l’introduzione di strumenti di finanza alternativa, di politiche attive e di aggregazione tra imprese e filiera.

La giunta regionale - secondo la risoluzione – deve attivarsi nei confronti del governo per attivare strumenti e misure in grado di sostenere l’intera filiera della moda e a costituire un apposito tavolo regionale sulla crisi del settoreper "ricercare strumenti omogenei e capaci di superare l’attuale fase". Intanto da Roma un primo segnale: il ministro delle imprese e del Made in Italy ha risposto alla lettera inviatagli dal presidente Giani per segnalare la situazione di crisi del settore della moda. "Il ministro ha assicurato il suo sostegno mettendo in campo misure per affrontare la crisi del comparto – si legge in una nota della Regione– : fra queste l’avvio di una fattiva interlocuzione con il ministero del lavoro per rendere possibile il ricorso alla cassa integrazione nella direzione concordata con le associazioni di categoria". "L‘obiettivo è quello di mantenere integro un sistema economico che si fonda su esperienze, know how e professionalità uniche, visto che la ripresa non avverrà prima di fine anno-inizio 2025", ha detto Andrea Pieroni, consigliere Pd.

Carlo Baroni