False griffe, la Procura ha chiesto pene fino quattro anni di reclusione

Sono otto le posizioni che hanno scelto il rito abbreviato

In otto hanno chiedo di esere giudicati con rito abbreviato. E ieri, in udienz a Firenze, davanti al gup, il pubblico ministero ha chiesto pene, a seconda delle posizioni, fino a 4 anni di reclusione. E’ l’inchiesta sulle false griffe della guardia di finanza per la quale in 21 sono finiti, a vario titolo, nei guai quando nell’autunno del 2020 scattarono arresti e sequestri. A Santa Croce le fiamme gialle fecero uno dei sequestri più significativi: una griglia su cui si stampavano, con estrema fedeltà all’originale, i prodotti. Secondo quanto emerso l’organizzazione riproduceva pelletteria imitando con estrema dovizia di particolari i marchi più celebri per poi aggredire il mercato del lusso con prodotti "falsi". Nel corso delle attività, durate oltre un anno e mezzo, furono sequestrati complessivamente più di 50mila prodotti falsi, 500 metri quadrati di stoffa delle maison di moda. Un lavoro andato avanti per mesi quello degli inquirenti con al centro le intercettazioni telefoniche in cui si parla di accordi, di spedizioni, di prezzi di borse e cinture. In campo uno stuolo di penalisti. Tra questi gli avvocati Andrea Di Giuliomaria, Flavio Russo, Federico Febbo, Beatrice Saldarini, Marco Schettini e Sirio D’Amanzo. Alla prossima udienza le prime sentenze. per tutte le altre posizioni la procura aveva già chiesto il rinvio a giudizio.

Carlo Baroni