"Così si rischia di creare altri ghetti nei Comuni del territorio". Il Comitato Ponsacco Pacificata ha scritto una lettera a tutti i sindaci della Valdera, escluso quelli di Ponsacco e Pontedera. Una lettera che fa seguito all’incontro in prefettura tra comitato, il Prefetto, il sindaco di Ponsacco Francesca Brogi e il presidente della Società della Salute Valdera Matteo Franconi. "L’oggetto del confronto ha riguardato il tema della sicurezza del nostro territorio e il ricollocamento dei nomadi che dal 2016 a oggi sono state trasferite da Pisa e Cascina nel nostro Comune – dicono Gabriele Gasperini e Samuele Ferretti –. Il quadro che emerge da questo incontro è allarmante, non solo per Ponsacco, ma anche per tutta la Valdera e l’intera provincia di Pisa. Il progetto della Società della salute Valdera pare esser quello di voler chiedere finanziamenti alla Regione per ricollocare i nomadi di Ponsacco, se va bene, nella provincia di Pisa, se va male, nella sola Valdera. Il rischio è quello di frammentare il ghetto di Ponsacco e andarne a creare molti altri nei Comuni pisani". "Come Comitato abbiamo portato avanti una petizione popolare, con oltre mille firme già raccolte, per chiedere il ricollocamento dei nomadi sull’intero territorio regionale – aggiungono –. Noi non vogliamo che quello che è accaduto a Ponsacco abbia ad accadere altrove. Vi chiediamo di contattarci per creare un fronte comune, coeso e determinato a far rispettare i diritti della provincia pisana. Per evitare il degrado, e creare vera integrazione, è necessario diluire la criticità su scala regionale. Serve una regia fiorentina; è necessario che Giani supervisioni un ricollocamento complessivo". "Come comitato – concludono – ci siamo mossi, sia per sensibilizzare tutti i soggetti del territorio che per ottenere un incontro con Giani".
C. B.