Erik, morto a Londra. L’avventura e i sogni in tv poi l’esperienza all’estero

Gli amici: "Un ragazzo meraviglioso. Ci mancherà"

Erik Sanfilippo con Max Nascente

Erik Sanfilippo con Max Nascente

Pontedera, 17 maggio 2019 - Nel febbraio del 2018, pochi mesi prima di partire per Londra, Erik Sanfilippo si era presentato ben vestito, capelli curati e alla moda, baffetti ben scolpiti, a Instagram Tv dove Max Nascente, scopritore di talenti musicali e artistici, l’aveva accolto per fargli provare la nuova avventura televisiva. Erik si vede nei video e nelle foto sicuro e determinato, insieme ad altri ragazzi e ragazze che cavalcavano il sogno dello schermo.

«Lo ricordo bene – racconta Nascente – Appena entrato nello studio mi disse di voler provare a cambiare vita, tentare l’avventura in televisione su Instagram Tv. Mi aveva detto, se non ricordo male, che faceva il contadino, che aveva fatto anche il pizzaiolo, e che voleva provare. Abbiamo fatto anche uno servizio fotografico di moda a San Miniato, in piazza del Seminario. A maggio del 2018, quando la stagione televisiva termina, era tornato e mi aveva comunicato la sua intenzione di trasferirsi a Londra».

«Da quel momento non ho più avuto modo di incontrarlo nè vederlo – conclude Max Nascente – L’altra notte mi è arrivato un messaggio in un gruppo di amici e lì ho appreso della sua morte. Mi dispiace tantissimo, come dispiace a tutti i ragazzi che insieme a me l’hanno conosciuto in Produzioni Televisive. Tanti ragazzi e ragazze che provano ad affacciarsi al mondo della musica, ora vanno per la maggiore i rapper e i trapper, della moda e delle esibizioni artistiche. Sono tutti molto addolorati. Ieri ho sentito uno di loro e gli ho detto se potevamo vederci per prendere un caffè, mi ha risposto che dopo la notizia della morte di Erik non se la sentiva». Durante il breve percorso nella Instagram Tv Sanfilippo ha conosciuto Samuele Giampieri, giovanissimo rapper di Calcinaia, che l’ha coinvolto in un video di presentazione di una sua canzone.

Le palestre, le serate in discoteca come migliaia di altri giovani. Ma anche il lavoro impegnativo e faticoso come il pizzaiolo o la coltivazione dei campi. Erik viene descritto come un ragazzo pieno di energia, desideroso di fare nuove esperienze, un trascinatore e aggregatore, uno che sapeva stare in gruppo. «Di Erik ci sarebbero tante cose da dire – esordisce così nel suo ricordo un’amica di Montopoli, Celeste Bianchi, che fa parte del gruppo musicale Napraja – Era bravissimo, sempre gentile con le persone attorno a lui. Lo sentivo ogni settimana, e non faceva altro che dirmi quanto stava bene a Londra, che si sentiva soddisfatto di se stesso, ed era finalmente felice. È una vicenda che ha scosso tutti quelli che lo conoscevano e non solo. Ci ho passato tanti bei momenti con lui e non lo dimenticherò mai».

gabriele nuti