Didattica “mista“ al via sperimentazione

Al Liceo Carducci e all’Itis inizia la sperimentazione delle lezioni a distanza alternate a quelle in presenza

Scatta, in via sperimentale, la rotazione della didattica in presenza ed a distanza per gli studenti del liceo Carducci e per l’Itis di Pomarance. Nei due istituti superiori, la didattica si fa mista a partire da questi giorni. I motivi sono sviscerati dai dirigenti scolastici: studenti dell’Itis entrati a contatto con persone positive al Covid e problemi di sovraffollamento nei bus sono le molle che hanno spinto le scuole ad attivare lezioni da remoto. "In virtù di segnalazioni arrivate da famiglie e studenti per situazioni di affollamento sugli autobus – fa sapere la dirigente scolastica Nadia Tani del Carducci – abbiamo optato per un sistema improntato sulla rotazione delle lezioni per alcune classi. Una modalità che, al momento, cerchiamo di non adottare per le prime e per gli studenti dell’artistico, data la necessità dei laboratori in presenza. E’ un sistema nato per rispondere a esigenze individuali in maniera rapida e per venire incontro ai ragazzi che, anche per un raffreddore, devono rimanere a casa in via precauzionale. Da questa settimana è quindi attiva la procedura che consente di seguire lezioni in videoconferenza attraverso una specifica piattaforma".

Passiamo all’Itis: dopo la segnalazione di alcuni ragazzi venuti a contatto con persone positive al Covid, l’istituto ha attivato la didattica mista. Dunque, scuola da remoto per gli studenti in attesa di tampone o in isolamento. Già da settembre, la scuola ha nel proprio bagaglio le strumentazioni necessarie per condividere lezioni effettuate in presenza in classe con i ragazzi a casa grazie alla piattaforma Google e alle Lim. Ed ora, con l’implementazione dei pc con i microfoni e grazie al miglioramento della rete, in tutte le classi è possibile fare Dad, attivata per la prima volta per due ragazzi di quinta e per uno studente al secondo anno. Il vicepreside dell’Itis, Antonio Quarta, "esprime soddisfazione per il lavoro dei colleghi e per l’impegno della scuola nell’affrontare la pandemia", pur non nascondendo "preoccupazione, in quanto in modalità remota gli studenti non possono partecipare alle attività di laboratorio".

Ile.Pis.