Crisi ed emergenza casa: "Eppure 103 case popolari della zona sono vuote"

L’Unione inquilini scrive una lettera a tutti i sindaci del Comprensorio del cuoio "Ma ci sono anche procedure di sfratto per morosità pendenti su tante famiglie".

Crisi ed emergenza casa: "Eppure 103 case popolari della zona sono vuote"

Crisi ed emergenza casa: "Eppure 103 case popolari della zona sono vuote"

E’ emergenza crisi. Ed è emergenza casa. L’unione Inquilini del Valdarno ha scritto una lettera appello a tutti i sindaci del Comprensorio. "La crisi economica colpisce da anni la zona e le sue famiglie, crisi economica che è stata certamente aggravata, prima dall’emergenza pandemica, successivamente dalla guerra russo ucraina ed infine dall’attuale situazione mediorientale – si legge –. Un simile quadro economico ha portato le famiglie a impoverirsi in maniera ancora più grave: in questa situazione pochi ci hanno guadagnato e molti sono diventati più poveri". Ad oggi, nel comprensorio del Cuoio vi sono varie procedure di sfratto per morosità pendenti.

"Al livello provinciale i dati del ministero dell’interno evidenziano che in Provincia di Pisa vi sono almeno 1276 sfratti pendenti (dato anno 2022) , di cui la maggior parte per morosità – spiega l’Unione Inquilini –. Dall’altra parte, in tutto il Comprensorio del ci sono almeno 103 alloggi Erp (case popolari) vuoti, perché devono essere ristrutturati, cioè praticamente abbiamo gli alloggi per risolvere i problemi di sfratto ma non possono essere utilizzati". In particolare: nel Comune di San Miniato ci sono ben 25 alloggi non occupati, di cui 22 necessitano di ristrutturazione; nel Comune di Montopoli vi sono 16 alloggi che necessitano di riparazioni; nel Comune Santa Croce gli alloggi sono quaranta; nel Comune di Castelfranco gli alloggi sono sedici; nel Comune di Santa Maria a Monte gli alloggi sono sei.

Tutto per un totale di 103 alloggi disponibili ma non assegnati.

"Non solo, molti degli altri alloggi popolari necessitano di lavori di ristrutturazione sia piccola che grande. Infatti, quasi tutte la case popolari della zona sono state costruite decine di anni fa – attacca l’Unione Inquilini –. Oltretutto, si evidenzia che ci sono almeno alla asta ventotto immobili residenziali, dato che denota certamente una situazione economica non florida. Così cari candidati, cosa avete intenzione di fare per queste problematiche e per il diritto alla casa, ricordandovi provocatoriamente che fare il sindaco non è solo tagliare nastri o stringere mani? Noi vi abbiamo illustrato la situazione del diritto alla casa e le problematiche abitative del Comprensorio del Cuoio".

C. B.