"Contro di noi una vera macchina del fango"

Lo sfodo degli ex amministratori del Comune assolti in appello dopo undici anni: "Operammo in piena onestà e trasparenza"

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"Sono passati ben undici anni per una vicenda che ha giovato solo e soltanto all’attuale amministrazione, di cui parte dei componenti furono allora protagonisti dell’esposto". E’ il momento dell’attacco per l’ex giunta comunale guidata da David Turini. La Corte d’Appello ha assolto l’ex sindaco e gli assessori in carica dal 2008 al 2013 (la vicesindaca Silvia Memmini e gli assessori Andrea Luschi, Raffaello Corsi, Cristina Falleri, Alessandra Biondi ed Enrico Mazzinghi, scomparso nel marzo del 2018) e la segretaria comunale dell’epoca Norida Di Maio. Assoluzione "perché il fatto non sussiste". Non ci fu abuso in atti d’ufficio.

La vicenda giudiziaria aveva preso avvio nel 2012 quando la minoranza consiliare – Programma di Libertà capeggiata dall’attuale vicesindaca Manuela Del Grande – aveva presentato esposti alla Procura e alla Corte dei Conti ritenendo illegittimo l’incarico di collaborazione affidato all’ex dirigente dell’ufficio tecnico Massimo Gennai (anche lui assolto, ndr) che era andato in pensione da poche settimane.

"Ciò che colpisce è stata la ostinata volontà dell’attuale amministrazione di Santa Maria a Monte, nel perseverare, nel tempo, un comportamento ostile, riconducibile in numerose occasioni all’operato della passata amministrazione – spiega una nota dell’ex giunta –. L’attuale amministrazione si è costituita, in modo quasi temerario, come parte civile, chiedendo addirittura 20mila euro di danno di immagine per il Comune, quando i veri danneggiati della vicenda sono coloro che sono stati accusati ingiustamente e con così tanta leggerezza, come affermato anche negli atti del processo di primo grado".

"La sentenza ha poi sciolto come neve al sole, le accuse e le assurde pretese dell’attuale amministrazione – prosegue il documento –. Turini, Falleri, Corsi, Biondi, Luschi, e in nome di Mazzinghi, è con soddisfazione che oggi rivendicano il proprio operato di allora, effettuato nell’esclusivo interesse pubblico, e mai per il proprio e particolare interesse, nel portare a termine, come di fatto avvenuto, il completamento dello strumento di pianificazione urbanistico del Comune di Santa Maria a Monte". "Operato che si è svoto in piena onestà e trasparenza", chiosano gli ex amministratori del municipio. Contro i quali – si legge nella nota – venne accesa "una macchina di spargimento del fango, messa in campo, guarda caso, poco prima delle elezioni del 2013".

C. B.